Dai Cinque Stelle a Scelta Civica, la condanna del movimento per la Desario
«Tradita la volontà degli elettori», gli attivisti invocano dimissioni
giovedì 18 giugno 2015
16.59
«Martedì mattina abbiamo assistito con ribrezzo al passaggio della consigliera Grazia Desario tra le file della maggioranza che sostiene il sindaco Cascella. Con un doppio salto mortale carpiato, la signora Desario, eletta con i voti del Movimento 5 Stelle, è riuscita a passare, in soli due consigli comunali, dai banchi dell'opposizione a quelli della maggioranza». Arriva condanna ferma nei confronti della consigliera Desario, che nell'ultimo consiglio comunale ha dichiarato il suo passaggio tra i banchi di Scelta Civica, da parte di Savio Chiariello, Giuseppe Basile e Claudia Catino e di tutto il gruppo "Attivisti 5stelle Barletta". «A suo dire, la scarsa identità politica di "sinistra" del Movimento l'avrebbe spinta a tale decisione, salvo poi accasarsi in un partito, Scelta Civica, lontano anni luce dai principi fondanti dei partiti di sinistra. Da evidenziare, quanto i riferimenti alla vecchia dicotomia destra/sinistra denotino la sua assoluta mancanza di condivisione dei principi fondanti del M5S, per il quale il tempo delle ideologie è ormai superato».
«Questa "inaspettata" adesione consumata alle spalle del Sindaco Cascella definisce in maniera ormai precisa e definitiva quanto, esponenti della sua maggioranza tengano in conto la sua opinione e la sua figura. Al Sindaco, che si è dichiarato ignaro di tutta la vicenda, ricordiamo l'esistenza di un codice etico sottoscritto durante la campagna elettorale. Codice, che pur se duramente fiaccato dalle dimissioni anticipate della sua figura ispiratrice, l'ex assessore Villani, vieta di accettare cambi di casacca all'interno della maggioranza. Figuriamoci tra diversi schieramenti. Citiamo testualmente: "Gli eletti si impegnano, per l'intera durata del mandato amministrativo, a fare parte dello stesso partito o movimento per il quale si sono candidati." E ancora: "Ove un consigliere eletto nella coalizione non ne condivida più il programma o l'attività politica o amministrativa, egli, per rispetto verso l'elettorato che lo ha votato in seno alla coalizione, dovrebbe avvertire l'esigenza di rassegnare le dimissioni."
La scelta della signora Desario di dichiararsi indipendente dal quel Movimento che le ha permesso di accedere in consiglio, se vista in un'ottica di libertà dal vincolo di mandato, può anche essere costituzionalmente accettabile. Quando però, si tradiscono in questo modo le aspettative e la volontà degli elettori, si rende necessaria una presa di distanza chiara e forte anche da parte di chi, sindaco e partiti di maggioranza, ha apertamente rifiutato, per ora solo sulla carta, pratiche degne della prima repubblica. Se ciò non avvenisse, avremmo la riprova che questa maggioranza sta fallendo gli obiettivi che si era prefissata non solo dal punto vista politico e amministrativo, ma anche e soprattutto sul piano dell'etica, dalla quale ormai non si può più prescindere. Quanto alla consigliera Desario, se ritiene di dover ancora rispondere a quei cittadini che le hanno dato il voto e la fiducia e che ha dichiarato di voler rappresentare, non le resta che dimettersi».
«Questa "inaspettata" adesione consumata alle spalle del Sindaco Cascella definisce in maniera ormai precisa e definitiva quanto, esponenti della sua maggioranza tengano in conto la sua opinione e la sua figura. Al Sindaco, che si è dichiarato ignaro di tutta la vicenda, ricordiamo l'esistenza di un codice etico sottoscritto durante la campagna elettorale. Codice, che pur se duramente fiaccato dalle dimissioni anticipate della sua figura ispiratrice, l'ex assessore Villani, vieta di accettare cambi di casacca all'interno della maggioranza. Figuriamoci tra diversi schieramenti. Citiamo testualmente: "Gli eletti si impegnano, per l'intera durata del mandato amministrativo, a fare parte dello stesso partito o movimento per il quale si sono candidati." E ancora: "Ove un consigliere eletto nella coalizione non ne condivida più il programma o l'attività politica o amministrativa, egli, per rispetto verso l'elettorato che lo ha votato in seno alla coalizione, dovrebbe avvertire l'esigenza di rassegnare le dimissioni."
La scelta della signora Desario di dichiararsi indipendente dal quel Movimento che le ha permesso di accedere in consiglio, se vista in un'ottica di libertà dal vincolo di mandato, può anche essere costituzionalmente accettabile. Quando però, si tradiscono in questo modo le aspettative e la volontà degli elettori, si rende necessaria una presa di distanza chiara e forte anche da parte di chi, sindaco e partiti di maggioranza, ha apertamente rifiutato, per ora solo sulla carta, pratiche degne della prima repubblica. Se ciò non avvenisse, avremmo la riprova che questa maggioranza sta fallendo gli obiettivi che si era prefissata non solo dal punto vista politico e amministrativo, ma anche e soprattutto sul piano dell'etica, dalla quale ormai non si può più prescindere. Quanto alla consigliera Desario, se ritiene di dover ancora rispondere a quei cittadini che le hanno dato il voto e la fiducia e che ha dichiarato di voler rappresentare, non le resta che dimettersi».