D’accorso: «Nessuna critica politica per Flavio Basile ma colpita la dignità e il decoro»

«A nostro avviso affermazioni gravissime»

venerdì 16 settembre 2022 10.23
«Il sottoscritto Avv. Antonino D'accorso, in qualità di difensore del Consigliere Comunale dott. Basile Flavio, unitamente all'Avv. Michele Cianci, comunica che il giorno 14 settembre, si è tenuta la Camera di consiglio nella quale il GIP del tribunale di Trani, dott. Domenico Zeno si è riservato per la decisione in ordine alla richiesta di archiviazione di diffamazione aggravata sporta dal consigliere nei confronti del giornalista Scanzi Andrea».

Così scrive in merito l'avvocato D'accorso quale difensore del consigliere Flavio Basile indirizzando la sua nota alla nostra redazione.

«La denuncia di diffamazione riguarda il post pubblicato da Scanzi Andrea sul proprio profilo Facebook del 22 maggio 2021, che a nostro avviso ha travalicato l'esercizio del diritto di critica politica e di satira, in quanto contenente una serie di affermazioni gravissime ed altamente diffamatorie nei confronti del sig. Basile Flavio».

«Il contenuto, contrariamente a quanto rilevato dal PM, nella richiesta di archiviazione, non ha alcun riferimento politico, pertanto si ritiene non applicabile al caso di specie, la scriminante di esercizio di critica politica - che dovrebbe essere sempre accompagnato da una congrua motivazione, assolutamente carente nel caso di specie, in quanto i toni le espressioni volgari utilizzate sono state talmente offensive da ledere l'onore ed il decoro della persona offesa e non del politico, invero si leggeva: "per dire…Ruggiero Flavio Basile, eloquio sublime…sguardo vispo….fattezze da basso dadaismo..capelli puliti come un monolocale bombardato a Bengasi…condoglianze intellettuali a chi, a Barletta, deve sorbirsi gente simile senza averla mai votata", invero in ordine alla predetta ultima considerazione, occorre precisare che, a seguito delle elezioni comunali svoltesi nell'anno 2018 in Barletta il sig. Basile ebbe a ricevere ben 2.349 voti, così da risultare poi eletto in Consiglio comunale».

«Siamo a conoscenza dell'orientamento politico del sig. Scanzi, ma il contenuto del post, l'utilizzo di toni sferzanti e aspri, è oltremodo offensivo e lesivo della dignità personale, trascende il legittimo diritto di critica politica, invero è sfociato in un'aggressione personale diretta a colpire la dignità, il decoro ed anche la figura istituzionale della persona offesa. non rilevandosi nel post una reale critica politica all' intervento del Basile durante il Consiglio Comunale di Barletta. Confidiamo in una decisione favorevole da parte del GIP del tribunale di Trani – conclude D'accorso».