Crollo di via Roma, inizia oggi il processo

In 15 sul banco degli imputati, dopo un anno e nove mesi dalla tragedia. Numerose le parti civili, tra cui i feriti, i parenti delle vittime e il Comune di Barletta

giovedì 4 luglio 2013
Inizia questa mattina davanti alla prima sezione penale del tribunale di Trani il processo per il drammatico crollo di Via Roma, dove il 3 ottobre 2011 morirono sotto le macerie di una palazzina a due piani: Matilde Doronzo, di 32 anni, Giovanna Sardaro, 30 anni, Antonella Zaza, 36 anni, Tina Cenci, 37 anni, lavoratrici a nero del laboratorio tessile di Savio Cinquepalmi, nonché la figlia dello stesso datore di lavoro, la 14enne Maria.

Sul banco degli imputati siedono: Cosimo Giannini, legale rappresentante dell'omonima Srl proprietaria del suolo adiacente la palazzina crollata; Salvatore Chiarulli, legale rappresentante dell'impresa esecutrice dei lavori per la demolizione dell'edificio e la bonifica dell'area attigua; i fratelli-dipendenti Andrea e Giovanni; il dirigente a scavalco dell'Ufficio Tecnico Comunale di Barletta Francesco Gianferrini; l'architetto Giovanni Paparella, ritenuto direttore dei lavori di bonifica dell'area Giannini; il geometra comunale Roberto Mariano; il vigile urbano addetto alla polizia edilizia Giovanni Andriolo; l'ingegnere comunale Rosario Palmitessa; l'ing. Pietro Ceci; il geometra Vincenzo Zagaria; il maresciallo di polizia municipale Alessandro Mancini; il funzionario comunale Valeria Valendino; Antonio Sica, incaricato della sorveglianza del cantiere Giannini e la stessa società a responsabilità limitata chiamata a rispondere dell'illecito amministrativo in riferimento ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose. Le accuse sono di omicidio colposo plurimo e, in relazione ai feriti, anche di lesioni colpose. Alcuni imputati rispondono di altre ipotesi di reato. A seconda dei casi: falso, omissione d'atti d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, violazioni della normativa edilizia.

Nel fascicolo del dibattimento entra l'incartamento dell'incidente probatorio sulle cause del crollo, ravvisate nei lavori che si stavano eseguendo nell'area attigua della Giannini srl. Numerose le parti civili costituite: non solo i parenti delle vittime ma anche i quattordici feriti, coloro che hanno subito danni patrimoniali, l'Inail, il Comune di Barletta, la Regione Puglia, la CGIL e l'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura ed Ambiente.

Prima che il pubblico ministero Giuseppe Maralfa ripercorra i passi salienti della vicenda, prenderà la parola il procuratore della Repubblica Carlo Maria Capristo. Fatto assolutamente inconsueto, che rappresenta un chiaro segnale dell'ufficio inquirente sul complesso lavoro investigativo svolto e sulle attenzioni riposte al dibattimento.