Consiglio comunale urbanistica, il Pd: «Ancora un nulla di fatto per la maggioranza, per governare servono i numeri»
La nota dei dem
mercoledì 31 dicembre 2025
17.43
«La maggioranza presuntuosa e arrogante del sindaco Cannito si è ritrovata con un pugno di mosche fra le mani ancora una volta. Ha tentato perfino di giocarsi l'arma della persuasione, come se noi non volessimo il Piano Casa sul quale, al principio e fino a un certo punto, abbiamo lavorato in maniera condivisa. Lo abbiamo fatto fino a quando la maggioranza, a pace fatta con una parte di Forza Italia, non ha pensato di poter fare a meno delle opposizioni, esautorandoci dalle nostre prerogative. E poi, quella stessa maggioranza di centrodestra ha pensato bene di fare a meno di coinvolgere le consulte». Così i consiglieri comunali del Partito Democratico Rosa Cascella, Lisia Dipaola, Santa Scommegna e Giuseppe Paolillo.
«Tutta questa voglia di fare in fretta ha prodotto il nulla, mentre la città aspetta il Piano Casa, per una necessaria rigenerazione edilizia, che però non debba passare attraverso l'inclusione di maglie di cui mai si era discusso, come le aree intercluse, o una visione di consumo di suolo, come per esempio attraverso la previsione della monetizzazione in luogo del rispetto degli standard urbanistici, come accade a Bari. Nel nostro Piano Casa avevamo anche previsto di risparmiare le zone caratterizzate da una situazione di grande concentrazione edilizia. Caro sindaco, il tempo per gli appelli è scaduto. Avete dimostrato di non essere in grado di agire sui provvedimenti più importanti per la città, quelli che richiedono programmazione, visione. E non soltanto perché non sono state seguite le procedure e coinvolte le consulte, che rappresentano i cittadini e le cittadine. Ma anche perché siete a corto di numeri. La sua maggioranza non è né compatta né forte come vuole fare credere. Per amministrare seriamente la nostra città non servono gli appelli dell'ultimo minuto né accorati richiami a un'armonia a cui solo la condivisione vera dei processi può portare».
«Tutta questa voglia di fare in fretta ha prodotto il nulla, mentre la città aspetta il Piano Casa, per una necessaria rigenerazione edilizia, che però non debba passare attraverso l'inclusione di maglie di cui mai si era discusso, come le aree intercluse, o una visione di consumo di suolo, come per esempio attraverso la previsione della monetizzazione in luogo del rispetto degli standard urbanistici, come accade a Bari. Nel nostro Piano Casa avevamo anche previsto di risparmiare le zone caratterizzate da una situazione di grande concentrazione edilizia. Caro sindaco, il tempo per gli appelli è scaduto. Avete dimostrato di non essere in grado di agire sui provvedimenti più importanti per la città, quelli che richiedono programmazione, visione. E non soltanto perché non sono state seguite le procedure e coinvolte le consulte, che rappresentano i cittadini e le cittadine. Ma anche perché siete a corto di numeri. La sua maggioranza non è né compatta né forte come vuole fare credere. Per amministrare seriamente la nostra città non servono gli appelli dell'ultimo minuto né accorati richiami a un'armonia a cui solo la condivisione vera dei processi può portare».