Chi è stato? Messaggi infelici di degrado cittadino

La Chiesa di Sant’Antonio muore nell’incuria e nella sporcizia

sabato 29 novembre 2014
A cura di Ida Vinella
«Chi è stato?». La risposta campeggia a caratteri cubitali rossi marchiati con lo spray acrilico sulla facciata della Chiesa di Sant'Antonio, ma dubitiamo che il nome sia veritiero. Anonimo vandalo cercasi a Barletta, a pochi passi da un altro monumento già piuttosto noto tanto per la sua bellezza artistica quanto per la sua propensione ad essere oggetto di vandalismo: la Chiesa dei Greci. Nella lista nera dei monumenti "profanati" dallo spray si aggiunge quindi la Chiesa di Sant'Antonio: lì, bella com'è, quasi nascosta nella sua stretta via, a pochi passi dai più frequentati luoghi di passeggio.

Gli anonimi vandali in questione non ci hanno pensato su troppo a lungo prima di utilizzare l'antica facciata del monumento come lavagna per i loro pensieri in libertà, frutto di una maleducata leggerezza. Oltre al danno e alla spesa che si genererà per ripulire questo ennesimo atto di vandalismo, la cornice risulta negativamente arricchita da un vergognoso tappeto di guano: l'accumulo inguardabile di escrementi lasciati lì dall'incolpevole fauna volatile completano questo scorcio, inno all'incuria. Mentre si celebrano auliche discussioni sull'archeologia e sulla storia, nei vicoli più nascosti della nostra città si accumula disinteresse e sporcizia, a danno dell'intero patrimonio storico-culturale (e, non dimentichiamoci, turistico). Una città bella da vivere deve essere bella ovunque, soprattutto ai piedi dei suoi antichi monumenti.
Chi è stato? Balice © Mario Sculco
Chi è stato? Balice © Mario Sculco
Chi è stato? Balice © Mario Sculco
Chi è stato? Balice © Mario Sculco
Chi è stato? Balice © Mario Sculco
Chi è stato? Balice © Mario Sculco