Cerco Claudio: il bello ha vinto, l'exhibition per Claudio Lasala

«Ricordatevi che questo evento parte da una tragedia» dice Annamaria Lasala

domenica 24 aprile 2022 15.45
A cura di Gaia Paolillo
«Ricordatevi che questo evento parte da una tragedia e a partire da Claudio e per Claudio dobbiamo tentare di far rifiorire questa città» è con questa breve, ma diretta frase che la zia Annamaria Lasala dà inizio all'exhibition "Cerco Claudio".
«Dobbiamo vergognarci tutti per quello che è successo e di come questa città è stata dipinta» interviene il commissario Francesco Alecci. «Dobbiamo recuperare gli spazi che altri hanno strappato affinché il cittadino si senta padrone della sua città. I delinquenti ci sono sempre stati e non si possono eliminare purtroppo».

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Per Claudio Lasala, il 23 aprile 2022, sono state pronunciate parole sincere, nate da un accenno timido di rifioritura dopo un dolore profondamente sanguinante e ancora aperto. La ferita che ha lasciato Claudio nella nostra città forse non scomparirà mai: era solo un cittadino che il sabato sera con i suoi amici, ha deciso di vivere i suoi spazi all'interno della sua città.

La prima volta che il movimento spontaneo "Cerco Claudio" è apparso nelle menti delle organizzatrici, non aveva una forma precisa: forse un'associazione o forse una protesta pacifica. Poi si sono dette: «Ma perchè non far vedere la bellezza di Barletta?». Perché la cronaca nera deve sempre sovrastare il bello che, a suo modo, cerca di resistere?

Da questo principio è nato il movimento. L'evento, che più che una festa, preferisce chiamarsi exhibition e cioè "esibizione" della bellezza che c'è e deve risorgere, perchè è nel bello che Claudio deve restare. Un percorso all'insegna della bellezza ha illuminato il centro storico grazie alla volontà e all'amore che alcuni cittadini sentono verso la propria città. Un amore resistente che nonostante la sofferenza tenta di vincere su tutto. Guardare i sorrisi inconsapevoli e innocenti dei bambini e quelli provenienti dagli adolescenti che nonostante la delinquenza, il bullismo, la cronaca nera, hanno con gioioso zelo dimostrato che il futuro può ancora risplendere.

Attori, artisti, studenti, musicisti, associazioni hanno mostrato come strade alternative esistono. «Ho scritto questa canzone perchè amo Barletta e come ogni grande storia d'amore a volte ho provato rabbia» dice Pasquale Magliocca che insieme ad Alessandro Lombardi e Anna Stella Piccialli ha raccontato una personalissima versione di Love the way you lie, riscrivendo le barre.
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Moltissime attività si sono susseguite - ne citeremo solamente alcune per brevità, ma è possibile trovarle tutte in allegato - come quelle della 5a del Liceo delle Scienze Umane che con qualche foto e un pennarello ha chiesto ai visitatori di esternare le proprie emozioni o la mostra fotografica del IISS Nicola Garrone.
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