Cascella sugli incidenti di Foggia: «Condividiamo condanna con Landella, collaboreremo in futuro»

Il sindaco di Barletta sui fatti dello "Zaccheria"

lunedì 22 dicembre 2014 20.26
«E' condivisa con il sindaco di Foggia, Franco Landella, la condanna per gli intollerabili e ingiustificabili atti di violenza con cui sabato scorso gruppi di facinorosi, estranei alla cultura del rispetto che sempre e ovunque deve caratterizzare la passione per il gioco del calcio, hanno rovinato un momento di competizione e di socialità tra le comunità sportive delle rispettive città». Il sindaco di Barletta Pasquale Cascella torna sugli incidenti provocati dalla tifoseria locale a margine della partita Foggia-Barletta, terminata 0-1 sabato pomeriggio allo "Zaccheria" nel 18esimo turno del campionato di Lega Pro, girone C, eventi per i quali il personale della Digos ha eseguito l'arresto di Alessandro La Torre, nato a Foggia nel 1976 e di Giovanni Sica, nato a Foggia nel 1983, tutti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazione sportiva, sottoponendo inoltre a fermo di identificazione altre cinque persone.

Tra gli obiettivi una sintonia con il sindaco di Foggia e la voglia di non replicare tali eventi: «Nel confermare la piena solidarietà ai funzionari e agli agenti di polizia vittime della brutale aggressione e, in particolare, la vicinanza a quanti sono rimasti feriti nell'adempimento del proprio dovere-aggiunge Cascella- abbiamo auspicato che la giustizia faccia pienamente il proprio corso e che le stesse autorità sportive assumano ogni misura atta ad individuare, isolare e colpire quanti hanno causato i disordini sin dall'interno dello stadio. Abbiamo pure concordato di rinsaldare i legami tra le nostre città anche sul piano sportivo, attraverso il coinvolgimento e la collaborazione diretta delle tifoserie più responsabili rimaste estranee alle degenerazione e alla violenza, affinché si contrastino in ogni modo quei gruppi teppistici che con veri e propri atti delinquenziali offendono la tradizione civile di entrambe le città, per costruire nuovi rapporti di cooperazione che consentano già dal prossimo incontro tra le due squadre di calcio di realizzare una vera e propria festa dello sport».