Capelli blu, la replica del legale di famiglia: «Leso il diritto allo studio»

Non ammessa a scuola per la sua tinta in settembre, prenderà la maturità a Bari

giovedì 13 novembre 2014 19.22
«E' stato leso il diritto allo studio». Così Raffaele Losappio, avvocato difensore della famiglia della 18enne non ammessa all'ingresso a scuola in settembre a causa dei capelli blu, esprime il suo parere sulla vicenda: «Per ciò che attiene il regolamento, posso dire che è alquanto discrezionale. Si parla di abbigliamento consono, ma non venivano menzionati colore e modello dei capelli» prosegue il legale: «La ragazza aveva quella tinta di capelli sin da aprile, non capisco perché l'istituto non avesse preso provvedimenti prima. Al momento non c'è ancora un contenzioso aperto, ma c'è la denuncia dei genitori alla Polizia».

In attesa di ratificare la sua iscrizione agli esami di maturità 2015 da privatista presso un liceo linguistico di Bari, la giovane barlettana, ex alunna della scuola paritaria dei Sacri cuori di Barletta per i suoi capelli blu, ha raccolto la solidarietà della rete. Per testimoniare la vicinanza alla giovane rifiutata è nata una foto-petizione fatta di fotoritocco e parrucche. Con l'hashtag #ancheiohoicapelliblu gli Stati generali delle donne di Bari ha lanciato un'iniziativa per manifestare il proprio dissenso nei confronti della scelta della preside dell'istituto.