Cannito: «Cascella un alieno venuto da chissà quale lontano pianeta»

Dopo l'ennesima assenza della maggioranza al consiglio comunale

lunedì 16 febbraio 2015 11.44
«Il 14 marzo 2014 nella seduta del Consiglio Comunale che evidenziava l'ennesima assenza della maggioranza il sindaco Cascella cosi parlava ai consiglieri comunali: "l'onestà intellettuale ci deve portare a dire che una crisi politica è stata aperta". Una crisi politica c'è stata fin dal primo giorno.» Non le manda a dire il consigliere Cosimo Cannito, che parla chiaro: «C'è una mia evidente incapacità e un mio evidente limite, e parlando al plurale maiestatis, avremmo dovuto affrontarla per tempo, nel momento in cui si sono manifestate certe situazioni nel consiglio comunale e prendendo, come al solito le distanze dalla maggioranza che lo ha fatto eleggere, continua la crisi è stata riconosciuta, non è in discussione la maggioranza che c'è, però è una maggioranza che si è divisa e non l' ha divisa il sindaco.

«Mi fermo qui se non per dire che gli errori si pagano, quindi se ho commesso degli errori pagherò io per primo, e gli errori si possono superare». Il 10 febbraio 2015 dopo l'ennesimo scioglimento del Consiglio Comunale per assenza del numero legale con conseguente ennesima dimostrazione di mancanza di coesione da parte della sua maggioranza il sindaco comunica alla città: «non ho remore nel riconoscere che la crisi si è di fatto aperta e vada affrontata con coraggio e con la consapevolezza dell'urgenza di una svolta che renda finalmente riconoscibili le volontà e le capacità di visione e coesione di tutte le forze politiche della coalizione. Queste affermazioni sono la dimostrazione che Cascella non si rende conto che non può continuare a essere un monologante cronico. Dire le stesse cose che diceva un anno fa continuando ad attivare meccanismi di difesa del suo io politicamente destrutturato e frustrato dalla sua coalizione è politicamente ed eticamente scorretto. Non può continuare a scaricare sull' intera classe politica una inefficiente gestione politica – amministrativa della città lanciando accuse di scarsa responsabilità anche alla opposizione che invece spesso ha mantenuto in piedi il numero legale altrimenti ci sarebbe stata la paralisi totale. Sapeva di prendere i voti da coloro i quali gli avrebbero fatto, come stanno facendo da sempre, lo sgambetto in Consiglio Comunale. Li ha presi e ha anche festeggiato con questi.

Qualche volta ho il dubbio che Cascella sia un alieno caduto da chissà quale lontano pianeta ma a mio avviso fa finta di esserlo perché tutto sommato anche a queste condizioni di continue brutte figure in Consiglio Comunale fare il sindaco gli piace. Non mi sembra che abbia preso atto dei suoi limiti e dei suoi errori e che stia affrontando la cronica crisi con il coraggio necessario e con la consapevolezza dell'urgenza. Se dopo due anni e mezzo non ha saputo porre rimedio alla stagnazione politica, come lui stesso afferma, c'è una evidente incapacità a risolvere e gestire i problemi politici ed amministrativi di Barletta. Dopo due anni di amministrazione l'alibi che la colpa politica è degli altri, non regge. Non può chiamarsi fuori da ciò che è accaduto e sta accadendo. Se deroga dalla responsabilità di essere il capo della coalizione chi altri dovrebbe essere? Come interpretare le sue continue sfide alla sua maggioranza pur essendo lui parte di questa? Come interpretare l'incomprensione con il segretario comunale che dovrebbe essere il primo uomo di fiducia del sindaco? Come interpretare la mancanza della assessore al bilancio e la continua fuga dei dirigenti all' urbanistica?

Sull'esito della votazione o no del bilancio quale strumento di sfiducia stia sereno. Andare tutti a casa non è conveniente, ma faccio rilevare che un' azione amministrativa non si concretizza soltanto con le cerimonie della memoria ,che soddisfano il palato dei suoi adulatori appartenenti all'elite cultural- borghese della sinistra al caviale ma diventa corpo e anima della città quando è capace di creare opportunità di lavoro e di queste ve ne sono tantissime che l' amministrazione può realizzare , cito ad esempio le opere di urbanizzazione delle 167 e i sottopassaggi che fanno circa trenta milioni di € di lavoro. Un' azione amministrativa non si concretizza con gli annunci ma si concretizza quando è capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini in un rapporto con questi di confidenza popolare di ascolto realizzando una relazione empatica e non distaccata. Ora basta deve decidere! Il problema Lei lo conosce bene ed è la nomina degli assessori che i maggiorenti politici del PD (e non solo) che l'hanno fatto eleggere pretendono, e che a loro risponderanno. E se il suo timore è quello di essere minoranza anche in Giunta e quindi con questo perdere l'autonomia della sua agibilità politica vuol dire che non è capace di gestire questi potenziali condizionamenti politici che, senza mettersi il prosciutto sugli occhi sapeva di dover gestire, e allora abbia il coraggio di trarne le conseguenze. La gestione dei conflitti politici è e deve essere nelle prerogative di un sindaco quale frutto di abilità e di esperienza politica. Salerno docet!

Verso la passata dirigenza politica- amministrativa di questa città, che per dovere di onestà intellettuale è indubbio che abbia colpe e responsabilità compreso ovviamente anche la mia parte politica Lei Signor sindaco non è mai stato indulgente , per questo avrei voluto la dimostrazione che senza quei delinquenti di socialisti ai quali mi onoro da sempre di appartenere , sempre dediti alla mala politica si amministrava meglio la nostra città. Spiace rilevare che l' atteggiamento assunto in consiglio comunale su determinati punti all' ordine del giorno venga considerato , per continuare a denigrarci , un corteggiamento alla sua coalizione per entrare in maggioranza. Sia chiaro a tutti, abbiamo votato e continueremo a votare sia delibere che riteniamo di principio quali quelle dei diritti civili che quelle che non ledono l'immagine di Barletta nel contesto regionale e nazionale. Non voteremo altro! Pensavo che ci avrebbe stupito con effetti speciali provenienti da Roma in realtà ci ha stupito per sua deludente offerta politica. Di comunicazioni retoriche e propagandistiche circa la nuova politica e di annunci ne ha fatto fin troppi. Le sue doti morali sono indiscutibili e mi è perfino, per fatto generazionale e per il suo vissuto professionale, simpatico, ma per piacere la smetta di fare il gioco delle parti dove Lei è il buono e gli altri sono i cattivi. Si assuma le responsabilità del capo. La citta è ferma. Sono due anni che stiamo assistendo a un impietoso spettacolo che offende chi continua a credere nella politica quale strumento al servizio del bene comune e tutto questo mentre le persone non arrivano a fare la spesa alla fine del mese e la disoccupazione è alle stelle».