Cannito: «Ancora rifiuti a Tittadegna, porto la Regione in tribunale»

La denuncia del sindaco a margine della presentazione della mostra "Ditelo ai bambini"

venerdì 18 novembre 2022 12.21
A cura di Adriano Antonucci
«Appena ripulito il vallone Tittadegna è stato subito sporcato da delinquenti e balordi che hanno ritenuto di sporcare nuovamente. Stiamo pensando a qualche altra soluzione di prevenzione e repressione». La denuncia arriva dal sindaco Cosimo Cannito a margine della presentazione della mostra "Ditelo ai bambini" ideata dall'ambientalista Antonio Binetti, protagonista qualche settimana di uno sciopero della fame proclamato proprio 'per denunciare la presenza di una vera e propria discarica abusiva nel vallone Tittadegna.

E C B EBA F B DCA
BB C A D FEF A C
C D B BEB CED A
E C C FEB B ADA BCD E
C DD E E C B F BE B D
D A A CB F
CC F B BCD A F C C B EB
BBBA A CD D A CB D E D

In seguito alla sua denuncia il vallone è stato poi ripulito dalla Bar.s.a., salvo poi, come detto, essere nuovamente sporcato. Oltre alla questione relativa alla prevenzione del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti e al contrasto degli "sporcaccioni" resta in piedi anche la questione delle competenze della pulizia e dello smaltimento dei rifiuti in quella zona. Il Comune di Barletta ha provveduto tramite Bar.s.a. alla pulizia ma allo stesso tempo ha, con un'ordinanza, intimato il Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" facente capo alla Regione Puglia di procedere con la pulizia o con il rimborso delle spese per la stessa. Tale ordinanza è stata però impugnata: «Il Consorzio e la Regione - spiega Cannito - mi hanno intimato di rimuovere l'ordinanza che ho emanato per dare a loro la responsabilità di rimozione e smaltimento dei rifiuti. Io quella ordinanza non la rimuoverò, andremo in tribunale e una volta per tutte si dovrà sapere a chi spetta il dovere di prevenire ed eliminare i rifiuti nel caso in cui vengano abbandonati da questi delinquenti».

«Noi abbiamo ripulito l'area in questa occasione, ma vogliamo sapere chi dovrà restituirci quei soldi. Sono soldi che appartengono ai contribuenti della città di Barletta. Se il magistrato - conclude il sindaco - dirà che spetta a noi la pulizia allora ne prenderò atto, ma sono convinto che non sarà così, la rimozione non spetta a noi».