"Cannibali" di auto, in azione in tutta la Bat

95 furti di autovetture tra le province di Bari, Bat e Foggia

lunedì 1 febbraio 2016 13.16
A cura di Stefano Massaro
Una indagine durata poco meno di 5 mesi fatta di osservazione ed intercettazioni ambientali per sgominare una banda che operava in modo rapido e senza scrupoli nei furti d'auto e nella successiva ricettazione dei pezzi di ricambio. 10 gli arrestati e tre i ricercati sottrattisi alla cattura nell'operazione scattata all'alba tra Andria e Cerignola. Undici, infatti, i coinvolti andriesi e 2 quelli cerignolani entrambi titolari di autodemolizioni pronti, secondo l'accusa, a rivendere le parti letteralmente "cannibalizzate" con estrema precisione. Circa 95 i furti di autovetture tra le province di Bari, Bat e Foggia, in meno di 3 mesi con una rapidità che ha sorpreso anche gli inquirenti stessi. Solo quattro minuti di media per portare via una qualsiasi autovettura di marchi prestigiosi e con qualsiasi sistema di allarme o protezione. Tutti i dettagli sono stati presentati durante una conferenza stampa in Procura a Trani alla presenza del Procuratore Carlo Maria Capristo che si è detto particolarmente soddisfatto dell'operazione condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Andria.

«Abbiamo interrotto un pericoloso sodalizio criminale - ha detto il Capitano Marcello Savastano, Comandante della Compagnia di Andria - una organizzazione criminale che non si fermava davanti a nulla e che operava con rapidità e precisione in una rete che abbiamo ricostruito con molta minuziosità». Dalle numerose intercettazioni telefoniche è emerso come ci fosse una vera e propria associazione a delinquere contestata agli arrestati assieme al furto aggravato ed alla ricettazione. Una organizzazione che aveva due strutture parallele tra operai che avevano i compiti di rubare le autovetture e smontarle pezzo per pezzo e la successiva commercializzazione dei ricambi attraverso gli autodemolitori. Coinvolti anche tre ragazzi appena diciottenni oltre al sequestro di un terreno del valore da oltre 300mila euro nell'agro tra Andria e Ruvo dove venivano portate la maggior parte delle vetture appena rubate.