Camero replica, «Comitato di lotta, affermazioni pretestuose e faziose»

Risposta dell'assessore provinciale al segretario Piccialli. «Non sono affatto pentito di non aver avuto umiltà di ascoltare il comitato»

venerdì 6 agosto 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota dell'assessore Pompeo Camero dall'ufficio stampa della provincia di Barletta-Andria-Trani.

In seguito alle dichiarazioni rilasciate su Barlettalife.it (in questo redazionale da noi pubblicato ndr) da alcuni esponenti del Comitato di Lotta "Barletta Provincia", relativamente alla dislocazione degli Uffici Periferici Statali nella Provincia di Barletta - Andria - Trani, è arrivata puntuale la replica dell'Assessore provinciale alle Politiche attive del Lavoro, Pompeo Camero.

«Le affermazioni del Segretario Amministrativo del Comitato di lotta, Vincenzo Piccialli, mi inducono nuovamente a replicare in virtù della loro pretestuosità, faziosità ed assoluta infondatezza - esordisce Camero -. Innanzitutto, esse si basano su quanto sembrerebbe emergere dal parere del Consiglio di Stato n. 716 del 18 marzo 1992, secondo il quale sarebbe la legge a stabilire la regola per cui gli Uffici Periferici Statali di livello provinciale debbano aver sede nel capoluogo, ossia nella stessa città in cui risiede la Prefettura. Pertanto, stando all'interpretazione del Comitato, la localizzazione degli Uffici, tra cui la Direzione Provinciale del Lavoro, deve necessariamente essere individuata nel capoluogo della Provincia in cui ha sede la Prefettura e, quindi, nella città di Barletta. Ad un'analisi più attenta, tuttavia, nulla di quanto affermato dal Consiglio di Stato autorizza la conclusione tratta dal Comitato, secondo la quale sarebbe impensabile la dislocazione degli Uffici Periferici Statali al di fuori del comune di Barletta. In primo luogo - afferma Camero - qualcuno, nel Comitato di Lotta, dimentica la facoltà, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, di adottare i provvedimenti necessari per l'istituzione degli Uffici nella nuova Provincia secondo le modalità previste dalla Legge che regola l'Istituzione della stessa (n.148/2004), tenendo, cioè, conto delle vocazioni territoriali. Ancora, occorrerebbe sapere se il parere del Consiglio di Stato preso in esame dal Comitato barlettano, tenga o meno in considerazione ipotesi particolari come quella di una Provincia policentrica o "tricipite". Quando il Comitato di Lotta si preoccupa di ricordarmi che "…nello specifico caso l'Organo rappresentativo della istituenda Amministrazione provinciale di Barletta - Andria - Trani era rappresentato dal Commissario di Governo, Prefetto Giuseppe Capriulo, e non dall'Assemblea dei Sindaci cui, erroneamente, fa riferimento l'Assessore provinciale", mi sento in dovere di affermare di non aver mai sostenuto il contrario, per cui, da parte del sottoscritto non vi è alcun errore. L'errore, invece, è commesso dal Prof. Avv. Di Modugno, che, nel comunicato del Comitato di Lotta del 28 luglio scorso, esprimeva "la volontà del Ministro del Lavoro di costituire nella città di Barletta la sede della Direzione provinciale del Lavoro", dimenticando, per così dire, tutta la corrispondenza successiva, in cui il dott. Capriulo si faceva carico di rappresentare al Ministro del Lavoro la decisione dell'Assemblea dei Sindaci di istituire tale Ufficio nella città di Bisceglie».

Piccata la chiusura dell'Assessore alle Politiche attive del Lavoro della Provincia di Barletta - Andria - Trani: «non sono affatto pentito - afferma Pompeo Camero - di non aver avuto l'umiltà di ascoltare il Comitato di Lotta "Barletta Provincia", in primo luogo perché non sono per nulla persuaso, come dimostrano i fatti, che un Comitato, nato per la cura di interessi esclusivamente di parte, possa, come afferma invece il Segretario Amministrativo Vincenzo Piccialli, operare "nell'interesse oggettivo e reale delle nostre Comunità"; vi è infatti un vizio di forma nativo, una sorta di "peccato originale" che depone nel senso della non imparzialità delle idee del Comitato. Così come non ho pentimenti sul piano della legittimità, dal momento che non mi risulta l'esistenza di una normativa specifica che preveda il parere consultivo obbligatorio del Comitato di Lotta "Barletta Provincia" all'interno dei processi decisionali dell'Amministrazione Provinciale. Consiglierei, pertanto, ai componenti del Comitato, data la concomitanza della stagione estiva, un bel "bagno" di umiltà prima di promuovere e alimentare polemiche, peraltro infondate ed intrise di saccenteria, nei confronti di figure istituzionali della Provincia, che si spendono quotidianamente operando per il bene della comunità. Motivo per cui, ritenendo di già dedicato fin troppo tempo rispetto al dovuto nella discussione relativa alla dislocazione degli Uffici Periferici dello Stato nella Provincia, preferisco tornare al mio quotidiano impegno istituzionale, nutrendo la speranza di non essere ulteriormente distratto e coinvolto da esasperate quanto inutili polemiche ai limiti della pedanteria»