Cadute le accuse, torna libero l'ex vicesindaco Nicola Salvemini

Revocati arresti anche per il commercialista Massimo Dinoia, entrambi erano coinvolti nell’inchiesta sul presunto sistema di riciclaggio

martedì 2 dicembre 2025 12.37
Nicola Salvemini e Massimo Dinoia tornano liberi. Il Tribunale del Riesame di Bari ha annullato l'ordinanza con cui il gip di Trani aveva disposto i domiciliari per l'ex vicesindaco e per il commercialista, entrambi coinvolti nell'indagine sul presunto reimpiego di capitali illeciti attraverso un sistema di imprese e assunzioni fittizie. I due professionisti, secondo l'accusa, avrebbero suggerito modalità per eludere i controlli antiriciclaggio, ma per il collegio non ci sono elementi sufficienti a sostegno delle contestazioni: Salvemini rientra così nella sua attività di consulente del lavoro e Dinoia esce dai domiciliari.

La difesa – affidata a Claudio Cioce per Salvemini e a Rinaldo Alvisi con Ruggiero Vitobello per Dinoia – aveva insistito sull'inutilizzabilità delle intercettazioni e sull'assenza di gravi indizi. Salvemini, già arrestato a settembre in un'altra inchiesta della Guardia di Finanza, aveva ricoperto il ruolo di vicesindaco nella giunta Cannito prima di lasciare il posto alla sorella Maria Anna, che si è poi dimessa dopo l'arresto del fratello.

Il Riesame ha invece annullato per Nunzia Lanotte e Nicola Dimonte - difesi dal legale Michele Cianci - i capi d'imputazione relativi a ricettazione aggravata, intestazione fittizia e associazione per delinquere, confermando però tutte le altre accuse, tra cui bancarotta fraudolenta e operazioni dolose.