Boccia a Barletta: «La scuola riparte in sicurezza, ma non siamo fuori pericolo»

Il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha preso parte all’incontro sulla riapertura delle scuole

mercoledì 9 settembre 2020 07.30
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
È tutto pronto per un rientro in aula in piena sicurezza o almeno così sembra. Già, perché il vero test per questa fase di piena convivenza con il virus, in concomitanza alla risalita dei contagi in tutta Italia, sarà la gestione effettiva di casi Covid.
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Se ne è discusso nel pomeriggio di ieri alla presenza del Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso dell'incontro intitolato "Da casa a scuola in sicurezza" organizzato da Solo Dirigenti (associazione dei dirigenti delle Istituzioni scolastiche autonome) nell'auditorium del liceo Scientifico "C. Cafiero" di Barletta.

«Riaprire in sicurezza – ha detto Boccianon significa che siamo fuori da qualsiasi rischio, le famiglie devono saperlo. Quello che garantiamo è che se da febbraio a maggio/giugno da essere percepiti come uno dei paesi untori del mondo siamo diventati il paese più sicuro al mondo è perché le reti sanitarie e i nostri operatori hanno fatto un lavoro eccezionale e noi oggi possiamo garantire sicurezza».

L'unico modo per evitare che il sistema collassi, ha detto il vicepresidente della Federazione italiana medici pediatri, Luigi Nigri, sarà predisporre degli hotspot sul territorio per effettuare tamponi. «Se non si crea un centro a disposizione esclusiva dei bambini e delle famiglie dove fare un tampone e ottenere il risultato in poche ore – ha spiegato Nigri - il sistema scolastico, malgrado tutte le eccellenti messe in pratica dai dirigenti scolastici, collasserà perché i bambini prolungheranno le assenze, ma soprattutto i bambini si riammalano e quindi sarà un ciclo che non finisce più».

Ma ad essere coinvolti nella ripartenza della scuola sono molte altre sfide tra cui quella degli arredi scolastici monoposto, della mobilità e della predisposizione di spazi che garantiscano la distanza di sicurezza tra gli studenti.

«Dobbiamo garantire loro sicurezza – ha aggiunto il Ministro Bocciae noi dobbiamo farlo con il rigore e la prudenza con cui abbiamo lavorato in questi mesi». Quello del reperimento dei locali è l'elemento caldo di questa ripartenza, ha evidenziato Anna Camalleri, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale della Puglia: «È un'attività che necessita di un'analisi congiunta che stiamo facendo con Protezione civile, con il Demanio e con gli Enti locali. Tutti i territori della Puglia, compreso quello della Bat, sono positivamente sistemati da questo punto di vista».

Cruciale, proprio come nella fase più acuta dell'emergenza sanitaria, sarà il ruolo della Protezione civile. «La Protezione civile – ha detto il presidente del comitato permanente della Protezione civile della Regione Puglia, Ruggiero Menneanon può non essere coinvolta in questa fase perché la presenza costante di operatori sanitari deve garantire la tempestività degli interventi, ma deve anche rassicurare chi opera nella scuola oltre che i genitori che non possono avere il pensiero fisso di ciò che sta succedendo all'interno delle aule».

«Tra i vari contesti sociali, la scuola – ha concluso Anna Camalleriè il logo più protetto perché più sotto osservazione. Serve però la partecipazione di tutti: non bastano le regole per fare civiltà, bisogna essere cittadini per fare civiltà».