Benvenuti a Barletta, capoluogo italiano con il reddito medio più basso

I dati del Ministero delle Finanze e la drammatica realtà locale

giovedì 14 novembre 2013 16.00
A cura di Luca Guerra
Barletta si vede in cima a una classifica, ma è quella sbagliata: capoluogo italiano con il reddito medio più basso. La graduatoria stilata dal ministero delle Finanze sulle dichiarazioni dell'Irpef media nel 2011 ha dato il suo verdetto: l'imponibile Irpef per cittadino all'ombra di Eraclio è pari a 19.644 euro. I dati confermano il divario di ricchezza tra Nord e Sud, valido però soltanto per le grandi città. Appena meglio di Barletta hanno fatto Fermo, Ragusa e Isernia, in stretto ordine crescente. In vetta alle città capoluogo, il reddito Irpef più elevato si registra a Milano con una media di 36.253 euro, seguita da Bergamo (al 32esimo posto con 32.274 euro), Monza, Roma (al 55esimo posto con un'Irpef media di 30.544 euro), e ancora Pavia, Padova, Treviso, Siena, Bologna, Varese, Parma. Il centro-sud compare solo in 11esima posizione, con Cagliari.

Guardando ai comuni, la ricchezza è concentrata nella Regione Lombardia, che ingloba sette dei nomi compresi nella "Top Ten": gli altri tre fan parte della cintura di Torino: il comune più ricco d'Italia è Basiglio, area residenziale di Milano 3: i 4.159 contribuenti del comune lombardo hanno dichiarato nel 2011 un'Irpef media di 53.589 euro. In seconda posizione Galliate Lombardo, provincia di Varese, con 44.814 di Irpef media. Completa il podio Campione d'Italia (Como), con un'Irpef media di 42.772 euro a testa. Il comune d'Italia con il maggior numero di dichiarazioni Irpef è Roma, che sfiora il milione e mezzo, mentre il minor numero ce l'ha Moncenisio, conappena 13 contribuenti Irpef.

Nella classifica dei comuni, la forbice Nord-Sud si riduce, tanto che il valore Irpef medio più basso si registra a Valsolda, provincia di Como, con appena 11.988 euro a testa, preceduta da due comuni calabresi, Platì e Gurro. A Barletta resta in eredità quell'antipatico e drammatico primo posto: per la città della Disfida quella di abbandonare il triste primato diventa un'altra sfida da superare.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte: Corriere della Sera del 14 novembre