Basile e l’intervento sul Fascismo: il Consiglio comunale prova a chiudere il caso

Gli interventi dei consiglieri e del sindaco Cannito durante la seduta di questa mattina

giovedì 27 maggio 2021 14.07
A cura di Cosimo Campanella
L'ormai celebre intervento in Consiglio comunale del consigliere Flavio Basile circa il fascismo che avrebbe "fatto anche cose buone" sarebbe stato una risposta alle pesanti offese pronunciate nei confronti di Basile stesso, e di altri consiglieri, da parte di un collega dello schieramento opposto.

"Fascisti", "lecchini" e altro, gli epiteti con i quali sarebbero stati apostrofati Basile e alcuni suoi colleghi, ai quali l'ex consigliere leghista avrebbe risposto di "non sentirsi offeso se chiamato fascista" proprio per "non dare soddisfazione" al consigliere che avrebbe pronunciato gli insulti di cui sopra. Così il consigliere Flavio Basile, scusandosi ancora una volta con l'assise, ha provato a spiegare il suo famigerato intervento durante l'ultimo consiglio comunale, aggiungendo inoltre di "aborrire sia il fascismo che il comunismo in quanto causa di milioni di morti", e proclamando la volontà di "superare tali sterili polemiche e di dedicarsi al bene della città".

All'intervento di Basile ha fatto seguito quello del sindaco Cannito che, accettando le scuse del consigliere del gruppo misto, ne ha poi sottolineato l'adesione ai valori costituzionali per poi ribadire la condanna di tutta l'amministrazione comunale verso ogni forma di totalitarismo.

In merito alla vicenda sono poi da registrare gli interventi dei consiglieri Stella Mele e Luigi Antonucci che, oltre a condannare i totalitarismi e a mostrare apprezzamento per l'atto di contrizione di Basile, hanno posto l'accento sulle mancate scuse per le offese ricevute da Basile e non solo che, come già detto, sarebbero all'origine dell'intervento ormai assurto alle cronache nazionali, anche a causa delle "solite strumentalizzazioni".

Gli interventi dei consiglieri di Fratelli d'Italia sono stati intervallati da quello del consigliere di Coalizione Civica Carmine Doronzo che ha manifestato il proprio disappunto circa la "mancata occasione per un ripudio, senza se e senza ma, del fascismo".