Bartolo Tatò è innamorato

Il 14 febbraio il fidanzamento con il Centrodestra sperando che duri. Solo per amore per Barletta

sabato 12 febbraio 2011
A cura di Michele Sarcinelli
"Solo per amore" è lo slogan che si riserva di consegnare il 14 febbraio, festa degli innamorati, l'imprenditore Bartolo Tatò al Centrodestra. Il candidato sindaco ha tenuto a lungo tra i baffi il suo nome prima di spenderlo nella impresa non più industriale bensì politica. Ma ancora non ha sorriso appieno il Lord degli imprenditori di via Foggia, non ha ancora dispensato quel bel sorriso che gli riconosciamo, adulatore e riflessivo che lo porta al completo rilassamento e all'ottimismo.

Solo per amore. Riflettiamo. Intende suggerirci Tatò che le oggettività dell'ardua impresa non lo avrebbero convinto se il suo animo non si fosse imbandito di sentimentalità? Con quel SOLO, ha escluso tutto e tutti in un sol colpo. Andiamo per esclusione e cerchiamo di ragionare con lo sguardo affettuoso del Candidato: Amore per Giovanni Alfarano affannoso ed incerto mediatore dell'affaire? No. Amore per l'elegante e leprottoso Dario Damiani? No. Amore per Maria Grazia Vitobello avida del risultato positivo per dilagare con la sua trama di efficienza? NO. Amore per Gennaro Cefola e il suo amico di Provincia Luigi Antonucci? Davvero no. Ed infine, amore per Stella Mele in odore di assessorato turn-over con altri al nuovo assessorato alla Provincia di Ventola?

NO! E allora il risultato della nostra investigazione sull'animo di Bartolo Tatò è facile. Solo per amore per Barletta! Amandola non corre rischio alcuno, lei è disponibile alla soave guida di una persona per bene anche se non dalle grandi competenze politiche (ma che ben vengano alla fin fine in questa strana città). Accettando la corsa sindacale della primavera amministrativa barlettana Tatò ha già un po' vinto. Ma da solo. Non sono riusciti a strapazzarlo con promesse e preordinate assegnazioni e ruoli, c'è sempre tempo per farsi nemici in casa. La solitudine è uno stimolo per l'imprenditore, divagando un po', anche una narcisistica esigenza di voler decidere un poco ogni giorno, in esso è la vita, la vera vita diceva il poeta.

Rimane solo una grande scommessa, la compatibilità caratteriale e anche amministrativa con Francesco Ventola con il quale sui temi barlettani Tatò non ha mai condiviso nulla. Salirà anche lui sul palcoscenico del Cinema Paolillo, lunedì degli innamorati. Ma scommettiamo che sin da tempo è divorzio tra Bartolo Tatò e il signore dei concorsi chiacchierati.