Barletta, una nomade prigioniera d’amore

Abusi in famiglia, due nomadi arrestate. Una storia d’amore poteva finire male

martedì 25 maggio 2010
A cura di Enrico Gorgoglione
Continuava una relazione amorosa con un giovane barlettano, ma i parenti, gelosi, la segregano in una baracca per più di due settimane. Come un ideale contrappasso dantesco, la ragazza era stata malmenata e rinchiusa in una baracca dalla madre e dalla sorella. La famiglia, di estrazione nomade, si è dunque resa colpevole di sequestro di persona e di maltrattamenti verso la figlia più piccola, colpevole di esprimere i suoi sentimenti per il suo "Adone" barlettano. Nella serata di ieri, il personale del Commissariato della Polizia di Stato ha tratto in arresto madre e figlia, rispettivamente di 49 e 22 anni, liberando così dalla prigionia la ragazza.