Barletta, un dialogo “senza sbarre”: il libro di Giannicola Sinisi presentato con Don Agresti

Il Presidio del Libro di Barletta e l’associazione culturale “LettidiPiacere” ospitano l’autore

sabato 27 settembre 2025 18.11
A cura di Valentina Paolillo
Ieri venerdì 26 settembre nella raffinata cornice di AStare in via Geremia Di Scanno 32, il Presidio del Libro di Barletta e l'associazione culturale LettidiPiacere hanno presentato "Una vita senza sbarre", il nuovo libro di Giannicola Sinisi, magistrato ed ex parlamentare.
L'autore ha dialogato con Luca Buonvino e si è arricchito dell'intervento di don Riccardo Agresti, figura di riferimento per il progetto "Senza Sbarre", esperienza di reinserimento sociale e spirituale dei detenuti. L'iniziativa rientra in un programma di rieducazione del detenuto alla cultura del lavoro, prima del suo reinserimento nella società. Infatti, senza ricevere fondi alcuni, il progetto ha preso l'avvio da un'idea di Don Riccardo che con Giannicola Sinisi ha trasformato una masseria diroccata in un luogo di rinascita, in cui i detenuti posso immergersi nella natura e specializzarsi nella produzione alimentare di taralli artigianali.

Don Agresti sottolinea il valore testimoniale e spirituale dell'opera, invitando a riflettere sulla reale utilità educativa delle carceri italiane.
Giannicola Sinisi, nato ad Andria, vanta una carriera ricca e articolata: sindaco della sua città, deputato nel 1996 e sottosegretario all'Interno con delega alla Pubblica Sicurezza, senatore dal 2006 e presidente della delegazione italiana presso l'Assemblea dell'Unione dell'Europa Occidentale, otto anni fa ha preso parte al progetto che oggi vanta la rieducazione di ben 20 detenuti ospitati in masseria. Il lavoro, come sottolineato, nobilita l'uomo e soprattutto può permettere di espiare il reato e il giudizio esterno in una dimensione del tutto nuova a quello delle carceri che rappresentano un luogo fatto di giornate vuote e ripetitive, fatto di silenzi e solitudine.

Con "Una vita senza sbarre", Sinisi intreccia esperienza personale, impegno civile e sensibilità sociale, offrendo al pubblico un racconto che vuole restituire speranza e concretezza al tema della giustizia riparativa e del riscatto umano.
Al termine della presentazione è stato possibile acquistare il libro e i taralli prodotti dai ragazzi dell'innovativo progetto.
Una maniera, come spiegano gli autori, di alleviare la pressione sulle carceri e offrire ai detenuti una reale possibilità di cambiamento.