Barletta sulle pagine del New York Times grazie alla musica concentrazionaria

In un articolo di Milton Esterow si parla della cittadella che sorgerà nell'ex distilleria

lunedì 22 giugno 2020 12.55
Barletta è finita sulle pagine del celebre New York Times e a scriverne è una delle firme più illustri del giornalismo americano nel mondo dell'arte, Milton Esterow. Dal 1984 si occupa di casi di opere d'arte saccheggiati durante il nazismo e della loro restituzione e, lungo questo percorso, è avvenuto l'incontro con il maestro Francesco Lotoro, musicista e ricercatore barlettano al quale si deve la ricerca e la raccolta in tutto il mondo di musiche composte ed eseguite nei campi di sterminio nazisti.

In questo articolo Esterow intervista Lotoro e il sindaco di Barletta Cosimo Cannito e racconta così, dall'altra parte del mondo, del progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria che sorgerà nella nostra città.

"Ho voluto fortemente questo progetto. Sarà un luogo simbolico che custodirà la memoria di un pezzo crudele della storia perché non si ripeta", dice il primo cittadino nell'intervista.