Barletta: se questa è una litoranea

Rifiuti, sporcizia e pericoli a due passi dalla spiaggia di Levante

venerdì 3 giugno 2022 13.20
A cura di Cosimo Campanella
Si è fatto un gran parlare in questi giorni dell'ennesima visita di Pinuccio di "Striscia la Notizia" a Barletta: questa volta non per la saga in stile "Beautiful" riguardante lo stadio "Puttilli", ma per l'ennesimo scempio ambientale perpetrato ai danni del lungomare Pietro Mennea per tramite del famigerato Canale H.
Barletta, si sa, è città dallo stomaco forte e che riesce, nell'arco di pochi giorni, ad ingoiare di tutto e di più.
Infatti, neanche il tempo di indignarsi di fronte al pessimo stato del Canale H (e non solo), che ecco stagliarsi dinanzi ai nostri occhi l'inquietante e desolante stato nel quale versa l'altra litoranea barlettana, quella di Levante, precisamente all'altezza della fu Cartiera Mediterranea.
Lo spettacolo, purtroppo, è quello consueto fatto di buste di immondizia seminate qua e la, erbacce alte ormai oltre due metri probabilmente ricettacolo di ogni porcheria, oltre che ideale covo di ratti, pantegane assortite e magari anche qualche serpente.
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Una vera e propria discarica in riva al mare dove è possibile trovare di tutto, copertoni e sedili di auto compresi, e dove tra l'altro non mancano situazioni di potenziale pericolo, come ad esempio un moncone di guard rail pericolosamente esposto, sito proprio in quell'angolo tra la fine di Via Regina Elena e Via dell'Economia, già particolarmente noto per la forte erosione costiera, oltre che famosissimo tempio della pratica del rifiuto selvaggio.
Si è fatto un gran parlare in questi decenni della valorizzazione in chiave turistica delle litoranee barlettane, quasi sempre in riferimento al lungomare Mennea, ma raramente si è fatta menzione del degrado galoppante in cui nel frattempo stava precipitando quella litoranea di Levante fino agli anni Ottanta meta di una rigogliosa e sana "movida".
D'accordo, i luoghi da noi menzionati, e a cui fanno riferimento le fotografie, da generazioni e generazioni devono certo la loro notorietà a tutt'altro che alla qualità degli aperitivi, ma ciò nulla toglie al fatto che tutto questo degrado civico e ambientale a due passi dai lidi, non rappresenta certo un bel biglietto da visita per la nostra città.