Barletta divisa da muri, in via dell'Industria come in via dei Muratori

L'imprenditore Aldo Musti racconta le situazione di disagio della zona merceologica barlettana

martedì 28 gennaio 2020 11.04
«Ho letto nei giorni scorsi di un muro che manda il traffico in tilt in via dell'industria a Barletta. Non è un caso isolato -. scrive l'imprenditore Aldo Musti - Anche la zona merceologica convive da oltre 40 anni con muretti e cancelli realizzati su area di previsione stradale – precisamente sulla strada di collegamento di via dei Muratori con via degli Artigiani -, che ostacolano il traffico nell'unica arteria parallela alla via Foggia.

Invitato in commissione consiliare del 25 settembre scorso ho esposto, alla presenza del sindaco e dell'assessore ai lavori pubblici, l'esistenza lungo il tracciato di via dei Muratori e via degli Artigiani di questi muretti e cancelli che impediscono l'attraversamento, anche solo pedonale, di alcuni tratti della stessa parallela.

Il sindaco, in tale occasione, come testualmente riportato sul verbale della seduta consiliare del 25 settembre e pubblicata solo in data 20 gennaio 2020, si impegnava su mia richiesta a compiere "tutte le verifiche del caso, affermando che, se si dovesse trattare di manufatti abusivi che ostacolano la circolazione, non esiterà a farli rimuovere".

Ad oggi, però, i muretti e i cancelli sono ancora lì e non è giunta alcuna risposta dal nostro primo cittadino.

A mio modesto parere, come la concorde giurisprudenza ha sempre riconosciuto, il sindaco è legittimato all'esercizio del potere sindacale contemplato dall'art. 378 della legge 20.3.1865 n, 2248 all. F, il quale configura una ipotesi di autotutela possessoria iuris publici in tema di strade sottoposte all'uso pubblico, che, in quanto tale, trova il suo unico presupposto nella necessità di ripristinare l'uso pubblico della strada senza necessita di ulteriori motivazioni. Così si consentirebbe il libero transito dell'unica parallela alla via Foggia nella zona merceologica della nostra città, ovvero si consentirebbe il libero transito in aree dove, d'altronde, sono presenti opifici, certamente realizzati con permessi di costruire che non prevedono muretti che ne delimitano la circolazione».