Barletta città dalle doppie punte

Le strisce pedonali quali giochetti di potere futuro?. Si parla di micro-problemi, mentre le tematiche più rilevanti restano in secondo piano

lunedì 25 giugno 2012 9.19
A cura di Franco Caputo
In tanti certamente ricorderanno il bellissimo programma televisivo intitolato "Pippo Chennedy Show", presentato una quindicina di anni fa da Serena Dandini. Uno spettacolo animato da numerosi personaggi che tra imitazioni, satira politica e divertenti parodie riuscì a riscuotere un grandissimo successo. Tra i vari personaggi c'era anche Silvia, ventenne napoletana dei quartieri alti con una paghetta di 850.000 lire, viziata, lamentosa e sempre munita di telefonino e soprattutto ossessionata dalle "doppie punte" dei suoi capelli, da lei considerato un grave problema "sconvolgente e a tratti allucinante".

Senza neanche tanta fantasia credo che si possa cogliere un curioso parallelismo tra le annose (ma divertenti) preoccupazioni per le "doppie punte" che ossessionavano la simpatica e straviziata Silvia, quasi che si trattasse del più grande problema dell'umanità, e le desolanti "polemiche tra sordi" riguardanti l'annosa questione delle "strisce pedonali" che impegnano, ad alto livello, il dibattito politico cittadino di questi giorni.

Una discussione che vede direttamente coinvolti da una parte un Consigliere Regionale e Comunale, esponente di primo piano della politica cittadina, e dall'altra il Sindaco e la sua Giunta. Dice infatti il Consigliere Caracciolo: "Se non bastano le denunce e le prese di posizione da parte dei componenti della maggioranza, quali altri mezzi dovranno essere utilizzati per abbattere il muro di indifferenza in cui si rifugia l'Amministrazione e il suo Sindaco"? Un quesito che, nelle ulteriori riflessioni autorevolmente offerte dallo stesso Consigliere Caracciolo, induce a grandi ed oggettive preoccupazioni e perplessità circa l'adeguatezza di questa Amministrazione nell'affrontare tematiche ben più rilevanti e impegnative.

Di fatto una duplice lettura dello stato di salute del governo cittadino: da una lato i tantissimi microproblemi che danno chiara evidenza delle irrisolte disfunzioni che riguardano l'organizzazione, quello che potremmo definire il mondo delle "doppie punte" della simpatica Silvia nelle parodie del "Pippo Chennedy Show", e dall'altro, cosa ben più grave e preoccupante, un pesante ritardo rispetto alle urgenti scelte programmatiche che dovrebbero dare le auspicate risposte sul piano della crescita e dello sviluppo della Città.

Purtroppo sembra di essere in un tunnel infinito privo di luce e di prospettiva. A parte certe reazioni piccate del Sindaco, povere nei contenuti e sistematicamente tese a criptici e stucchevoli confronti con il passato, non vi è alcuna traccia di risposte credibili, nessun impegno dichiarato sui tempi e sui temi, nessun accenno ai modelli operativi per il coinvolgimento dei cittadini e delle rappresentanze sociali ed economiche.

Sarebbe auspicabile lasciarsi alle spalle le avvilenti e ipocrite schermaglie sulle "doppie punte" per dire, ad esempio, alla Città quando sarà pronto il "redigendo" Bilancio, cosa si vuole fare della Barsa soprattutto in relazione ai recenti orientamenti in materia di Società controllate dai Comuni, che fine ha fatto il PUG, che fine ha fatto il Water Front, quali sono i progetti per migliorare la qualità dell'aria e difendere la salute delle persone, come si intende procedere sul Piano delle Coste, a che punto sono le opere di urbanizzazione per la 167, in che modo si intende affrontare il tema del Traffico e Trasporto Pubblico.

Si metta mano ai famigerati "indirizzi di mandato" e si dia prova dell'effettiva capacità di governo della Città. Il superamento della drammaticità di questo momento non passa certo attraverso le strisce pedonali, tantissime famiglie hanno ben altro a cui pensare.