Barletta capoluogo unico di provincia, «Noi non ci ritiriamo»

Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso per la "Provincia di Barletta". Interviene la Base del Comitato di Lotta Barletta Provincia

martedì 6 febbraio 2024 15.32
«Noi non ci ritiriamo» scrivono così i firmatari della nota indirizzata al sindaco, in seguito alla pubblicazione in data 19-01-2024 della Sentenza n. 619/2024 del Consiglio di Stato-V Sezione, avente esito di RIGETTO (del Ricorso del Comune di Barletta al CdS n. 4636/2017) – "rigetto che ha dato un avallo al "Mostro a Tre Teste" –scrivono Domenico Vischi e gli altri firmatari. Nella nota, introitata dal Comune di Barletta in data 30-01-2024, con protocollo n. 7868, contro "il Mostro a Tre Teste" avallato da "Palazzo Spada" e per la Provincia di Barletta con Capoluogo unico Barletta, i firmatari dicono: «La Base del Comitato di Lotta Barletta Provincia "NON si ritira dalla lotta"».

«Avremmo voluto scrivere parole diverse ad esito del noto Ricorso del Comune di Barletta al Consiglio di Stato – 5 Sez. n. 4636 del 2017. Ricorso per il quale tutti noi abbiamo spinto senza sosta». Scrivono nella nota congiunta Domenico Vischi; Cosimo Damiano Cervello; Giuseppe Delluniversità; Savino Dibenedetto; Gennaro Cagia; Giovanni Lalla; Pasquale Nasca; William Antonucci; Riccardo Michele Scarcella.

«Avremmo voluto che i quasi 20 anni di attesa dall'approvazione in Senato della (incostituzionale) Legge 148/2004 avessero avuto un lieto fine. Ed io estensore della presente nota c'ero in Senato quel 19 maggio 2004, col cartellino "STAMPA" attaccato alla giacca, accreditato a rappresentare il giornale in cui scrivevo pro tempore. E già allora sapevo che la lunga marcia per ottenere "la Provincia di Barletta, con Capoluogo unico Barletta, tutti gli uffici a Barletta, e nessun ufficio fuori di Barletta" era appena iniziata!

La legge 148/2004 nacque con il precipuo scopo di assecondare la spartizione politica. (Paradosso dei paradossi giuridici: legittimare con Legge, quello che la Costituzione aborrisce, in quanto platealmente incostituzionale).
E la "spartizione politica" che la Legge 148/2004 benedice (in "accecante" antinomia con la nostra Norma Fondamentale del 1948), propaga i suoi effetti nefasti sotto svariati aspetti.
1) "Spartizione del Capoluogo": non in UNO ed un solo Comune – ovverosia Barletta – è individuato "il Capoluogo della Provincia", ma in TRE Comuni.
2) "Spartizione degli Uffici": avendo scelto per "Legge" che il Capoluogo della Provincia sia un "mostro a tre teste", ne consegue che a ciascuna delle tre teste del Cerbero va data la sua "polpetta".
3) "Spartizione delle risorse economiche e di personale": Il triplice Capoluogo si riverbera anche su questo aspetto.

La "5 Sezione" del Consiglio di Stato, con la Sentenza n. 619/2024 ad oggetto è andata a legittimare proprio questo scempio. Gli uomini sbagliano. E non è certamente perchè un collegio di uomini ha "indossato una toga prima di decidere", che tale collegio di uomini è divenuto "immune dallo sbagliare". [OMISSIS... Si rimanda alla trattazione contenuta nell'Allegato pdf INTEGRALE, precisamente ai punti 2., 3., 4., 4.1., 4.2., 4.3., 4.4., 4.5., 4.6., 5., 5.1., 5.2., 5.3., 5.4. di detta narrativa]

Per noi questa Sentenza 619/2024 (inattesa/inattendibile) non conclude la nostra parabola. Anzi! La Base del Comitato di Lotta Barletta Provincia "NON si ritira dalla lotta". Difenderemo la nostra Provincia di Barletta a qualunque costo.

Possiamo anticipare solo alcune delle iniziative che porremo in essere nelle prossime settimane. Un testo molto più ampio della presente nota verrà recapitato a vari soggetti istituzionali italiani. [OMISSIS... Si rimanda alla trattazione contenuta nell'Allegato pdf INTEGRALE, precisamente ai punti 6., 7., 7.1., 7.2., 7.3., 8., 8.1., 9. di detta narrativa]».

Di seguito la nota integrale a firma del gruppo.