Anche gli studenti dell'ITET "Cassandro Fermi Nervi" fanno sentire la loro voce
Slogan e striscioni usati per condannare ciò che sta accadendo a Gaza
venerdì 3 ottobre 2025
13.55
Numerosi sono gli scioperi che in queste ore si sono svolti nella città di Barletta, tutti con un unico obiettivo: fare rumore affinchè la Palestina sia libera. Molti studenti, e non solo, non vogliono più rimanere indifferenti. Nella mattinata odierna gli studenti e le studentesse dell'ITET" Cassandro-Fermi-Nervi" di Barletta si sono riuniti dinanzi ai cancelli della propria scuola con striscioni e slogan, hanno fatto sentire la propria voce condannando ciò che sta accadendo a Gaza ed esprimendo solidarietà nei confronti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla.
La meta della Flotilla è Gaza, e il loro obiettivo è quello di rompere il blocco navale per consegnare alla popolazione della Striscia 250 tonnellate di cibo e aiuti. La missione umanitaria di soccorso coinvolge trenta navi e circa 200 attivisti da 44 Paesi. Il nome scelto per l'iniziativa non è casuale: la parola araba "sumud" significa "fermezza". La stessa fermezza che sta caratterizzando i volontari della missione.
Anche i docenti hanno deciso di affrontare la tematica di attualità, infatti dopo la manifestazione si sono confrontati con gli alunni in modo critico sulla questione Israelo-Palestinese, fermamente convinti che la guerra non può essere considerata mai una soluzione e la scuola ha il dovere di non tacere e di educare alla pace e al rispetto della dignità umana.
La meta della Flotilla è Gaza, e il loro obiettivo è quello di rompere il blocco navale per consegnare alla popolazione della Striscia 250 tonnellate di cibo e aiuti. La missione umanitaria di soccorso coinvolge trenta navi e circa 200 attivisti da 44 Paesi. Il nome scelto per l'iniziativa non è casuale: la parola araba "sumud" significa "fermezza". La stessa fermezza che sta caratterizzando i volontari della missione.
Anche i docenti hanno deciso di affrontare la tematica di attualità, infatti dopo la manifestazione si sono confrontati con gli alunni in modo critico sulla questione Israelo-Palestinese, fermamente convinti che la guerra non può essere considerata mai una soluzione e la scuola ha il dovere di non tacere e di educare alla pace e al rispetto della dignità umana.