Amministrazione di Barletta a rischio, 4 consiglieri Pd voteranno "contro"

La nota firmata dal gruppo del Partito democratico. Manca Ruggiero Mennea

giovedì 29 luglio 2021 17.20
«Il Partito Democratico non assisterà passivamente al declino inesorabile della città provocato da un governo incapace, instabile e senza prospettive». Ad intervenire a meno di 24 ore dal Consiglio comunale di domani è la segreteria del Partito Democratico di Barletta e i consiglieri comunali PD Rosa Cascella, Dino Delvecchio, Antonio Divincenzo e Rosanna Maffione.
«Un sindaco che in rapida successione perde la fiducia prima dei suoi dirigenti, poi dei suoi assessori e infine dei consiglieri stessi della sua maggioranza, è un sindaco che non può più dare risposte alla città, vittima di uno scollamento progressivo e irreversibile con le reali esigenze della comunità che dovrebbe rappresentare. L'ultimo consiglio comunale scioltosi per mancanza del numero legale è la cartina di tornasole di ciò che accadrà d'ora in avanti se questa amministrazione dovesse proseguire il suo cammino.

Un sindaco privo di agibilità politica non può tenere in ostaggio un'intera città solo per la paura di ammettere il proprio fallimento. Siamo destinati ad assistere a consigli comunali che non riescono ad approvare alcun provvedimento strategico per il territorio o che si sciolgono per le assenze di chi ha fatto capire a chiare lettere di non voler più fare parte di questa maggioranza. Si pensa, forse, di andare avanti senza più convocare consigli comunali o, peggio, recuperando dalla propria parte qualche deluso offrendo gli assessorati rimasti vacanti?

Facciamo appello al decoro delle istituzioni che anche in questa crisi si dovrebbe cercare di preservare. Alla prova dei fatti, un commissario prefettizio sarebbe di gran lunga più produttivo di un'amministrazione senza numeri per governare e in balìa di proclami continuamente smentiti dall'amara realtà. Dopo tre anni i problemi della città sono ancora tutti in piedi: cantieri che prolungano i lavori all'infinito, assenza di un PRG e di un piano della mobilità sostenibile, gestione urbanistica allo sbando, progetti culturali evanescenti, opere annunciate e mai nate per i finanziamenti perduti, mancanza di provvedimenti per sostenere lavoro e fragilità, tutela dell'ambiente e della salute ignorata.

E sullo sfondo dieci consiglieri eletti con la maggioranza e tre assessori che rinnegano il progetto di Cannito, sempre più isolato e ridotto ad appendice nello scenario politico provinciale.

In occasione della discussione sul Rendiconto per l'Esercizio Finanziario 2020 non faremo da stampella a questa amministrazione, anche se tale scelta dovesse comportare la fine anticipata della consiliatura. Il voto contrario su cui auspichiamo convergano tutte le opposizioni sarà la base di partenza di un progetto politico nuovo, di centrosinistra, guidato da partiti strutturati e dalle forze migliori di questa città. L'epoca buia dei finti civismi e dei consiglieri che nulla producono poiché a nessuno rispondono deve chiudersi al più presto».