Aldo Musti, questione supermercato: «Vorrei dare un consiglio al sindaco di Barletta»

«I cittadini di Barletta meritano di conoscere come stanno le cose»

venerdì 16 aprile 2021
«L'argomento che, come si suole dire, tiene banco a Barletta - a scrivere alla redazione è Aldo Musti - fra i cittadini e sulla stampa locale è la vicenda del supermercato in corso di realizzazione nei pressi del Castello Svevo. La cronaca locale riferisce di aspri confronti fra ingegneri ed architetti, di accese riunioni in cui amministratori, consiglieri e dirigenti comunali espongono "vivacemente" il proprio pensiero. Tutti, come i medici al capezzale di Pinocchio, dicono la loro, mentre il paziente (il Castello e Barletta) soffre. Il Sindaco, naturalmente, viene individuato come il colpevole.
Va detto che il fatto merita l'attenzione che sta ricevendo. Chiunque stenta a credere che possa essere vero e si chiede come sia stato possibile tutto questo.
Anche il sottoscritto, da semplice cittadino e lettore curioso, è rimasto basito. Ne ho quindi parlato con il mio avvocato, che mi ha assistito nella lunga vicenda di via dei Muratori, e che sapevo che si fosse occupato di una vicenda simile in un paese della provincia di Bari, con un grosso supermercato costruito e pure aperto al pubblico, e poi definitivamente chiuso da una sentenza del Consiglio di Stato. Come era prevedibile, mi ha detto che per farsi un'idea precisa dell'accaduto era necessario leggere le carte del procedimento.
E chi le tiene le carte? In quel momento mi sono reso conto che nessun cittadino le ha mai viste. Nessuno di noi – cittadini, lettori ed elettori – le conosce. Sappiamo solo quello che leggiamo sui giornali, magari scritto da qualcuno che, a sua volta, non ha mai letto queste carte, ma si limita a riferire delle opinioni di qualcun altro.
E, allora, se mi è consentito – da semplice cittadino – vorrei dare un consiglio al Sindaco.
Rompa l'accerchiamento. Rilanci. Pubblichi sul sito del Comune tutte le carte del procedimento riguardante il supermercato in contestazione. Tutte, nessuna esclusa. Consenta a tutti i cittadini quel "controllo diffuso" che sta alla base del c.d. "accesso civico". Dimostri che non vi è nulla da nascondere, e che tutto quello che è stato fatto, e che si sta facendo, è per il bene della Città. Non credo che vi siano esigenze di privacy. Chi sta costruendo il supermercato vorrà avere un buon rapporto con i cittadini, e certo non essere visto come un barbaro, avido e sprezzante del patrimonio culturale di Barletta. I cittadini di Barletta meritano di conoscere come stanno le cose».