Aggressioni e violenze, licenza sospesa per una discoteca di Barletta

A Capodanno avvenne il litigio tra il figlio di Ruggiero Lattanzio e il presunto killer del padre

sabato 26 gennaio 2019 10.10
Ieri mattina i poliziotti della Squadra Amministrativa del Commissariato di P.S. di Barletta hanno notificato all'Amministratore unico di una nota discoteca, ubicata lungo la litoranea della città, la sospensione della licenza per la durata di 15 giorni, ai sensi dell'alt 100 del T.U.L.P.S. L'adozione d'urgenza del provvedimento cautelare, decretato dal Questore di Bari Carmine Esposito, è mirata a tutelare l'ordine e sicurezza pubblica dei cittadini.

Due gli episodi avvenuti all'interno del locale che hanno dato origine al provvedimento; il primo, verificatosi nel mese di novembre dello scorso anno, quando un avventore ha subito un'aggressione ed è stato colpito con un bicchiere al volto riportando un trauma cranico con ampia ferita lacero contusa frontale. Il secondo episodio, avvenuto la notte del primo giorno dell'anno, riguarda un violento litigio tra Alessandro Cacciatore e uno dei figli di Ruggiero Lattanzio, alias "Rino non lo so", assassinato il 15 Gennaio proprio dal Cacciatore che temeva una ritorsione da parte di quest'ultimo.

In entrambi gli episodi, né il gestore dell’attività né il personale impiegato nei servizi di sicurezza avevano allertato le Forze dell'Ordine, consentendo che tali circostanze potessero sfociare in più gravi situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica attesa, peraltro, la notevole affluenza di avventori.