Aggredito da un pit-bull e derubato, identificato il rapinatore a Barletta

Si tratta di un 24enne marocchino, arrestato dai Carabinieri

mercoledì 30 ottobre 2019 9.40
I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di T.H. cittadino marocchino 24enne, irregolare sul territorio nazionale, già noto alle Forze dell'Ordine, ritenuto responsabile di rapina aggravata e lesioni personali.

L'esecuzione di tale ordinanza è l'esito di un'attività d'indagine condotta dai Carabinieri di Barletta, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, scaturita a seguito di una violenta rapina della quale era rimasto coinvolto, nel marzo scorso, il gestore di un esercizio pubblico della città.

L'uomo, alla chiusura dell'attività commerciale, mentre a piedi raggiungeva la propria abitazione, venne affiancato da un malvivente, il quale lo minacciò di consegnargli il borsello contenente i soldi dell'incasso giornaliero pari a 600 euro in contanti. Al rifiuto dello stesso, il malvivente, che portava con sé un cane Pitt-Bull, aizzò l'animale nei confronti della vittima, che fu presa a morsi agli arti inferiori per poi essere colpita con calci e pugni e lasciata esanime a terra. Una volta a terra il malfattore rubò il denaro contante e il cellulare che fu ritrovato poco più avanti, evidentemente nel tentativo di evitare che lo stesso potesse eventualmente richiedere l'immediato intervento delle Forze dell'Ordine.

Alcuni passanti che avevano sentito le grida, soccorsero il malcapitato, facendo arrivare sul posto personale del 118 che lo trasportava presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Dimiccoli. I Carabinieri, nel frattempo, avevano raccolto le testimonianze rese dai passanti e avevano ascoltato nell'immediatezza la vittima, la quale riuscì a fornire indicazioni grazie alle quali è stato poi possibile risalire all'identità dell'aggressore. Le ricerche del rapinatore, tuttavia, diedero esito negativo, poiché il malfattore, tra l'altro senza fissa dimora, si era dato alla fuga rendendosi irreperibile.

Raccolti tutti gli elementi probatori, la Procura della Repubblica, anche in relazione alle gravi lesioni riportate dalla vittima, giudicate guaribili in 30 giorni, ha richiesto al GIP del Tribunale di Trani l'emissione di una misura restrittiva, che è stata concessa, concordando pienamente con le risultanze investigative.

I Carabinieri hanno così provveduto a notificare l'ordinanza in argomento a T. H. presso la Casa Circondariale di Trani dove da poco tempo lo stesso risulta essere detenuto per altra causa.