Addio ai silos di Barletta, le immagini prima della demolizione

L'aspetto del porto di Barletta presto cambierà per sempre

martedì 20 ottobre 2020
A cura di Ida Vinella
Così appariva l'orizzonte del nostro porto domenica mattina. Già nell'arco di 48 ore i lavori di demolizione dei silos granai sono proseguiti al punto che alcuni cilindri stanno già per scomparire. Si intravede il mare oltre ai silos, mentre i cittadini di Barletta ancora si domandano se non fosse stato il caso di trovare una soluzione per salvaguardare quella struttura.

Costruiti nel giugno del 1973 per lo stoccaggio di grani e cereali, purtroppo i silos di Barletta, oltre a "presentare evidenti danni strutturali, risultano inattivi dal febbraio 2018". Si legge così in un passaggio della nota derivante dall'accordo sottoscritto a febbraio scorso tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e l'azienda Silos Granari della Sicilia srl (società del Gruppo Casillo).


La superficie di circa 2000 metri quadri attualmente occupata dai silos sarà trasformata nell'ottica di una prima riqualificazione del porto di Barletta, che potrà presto ospitare piccole navi da crociera.

In questo modo il porto di Barletta si affaccia timidamente alla Blue Growth, pur mantenendo la sua primaria vocazione commerciale: quella strategia destinata al potenziamento delle attività eco-sostenibili collegate all'economia del mare passa anche dal turismo marittimo e costiero. Una maggiore visibilità turistica potrebbe dare nuovo respiro alla nostra città, trovando nel mare un biglietto da visita da preservare con cura e da vantare.

Una icona del passato se ne va, lentamente in questi giorni davanti ai nostri occhi. Al loro posto cosa ci sarà? Forse, il futuro.
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco
Silos di Barletta, in corso la demolizione © Mario Sculco