Accogliere ed ascoltare Gesù

Gesù cantinua il cammino intrapreso salendo verso Gerusalemme che sviluppa il suo insegnamento

domenica 17 luglio 2016 9.29
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Gesù continua il cammino appena intrapreso salendo verso Gerusalemme ed è lungo la strada che sviluppa il suo insegnamento attraverso i racconti in parabole e gli incontri che ha con le diverse persone lungo l'itinerario (assai strano, in realtà) che lo condurrà fino alla città santa. E subito dopo l'importante parabola del buon samaritano, ecco che si ferma in un villaggio, ospite di Marta, che aveva anche una sorella, di nome Maria, ed un fratello, di nome Lazzaro. San Luca sottolinea che è Marta che ospita Gesù, eppure la scena è letteralmente rubata da sua sorella Marta, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, "ascoltava la sua parola", mentre la padrona di casa, tutta presa dalle molte faccende domestiche, probabilmente per preparare qualcosa di degno per il maestro, si perde e distrae dal dare attenzione all'ospite. Ad un certo punto, quasi spazientita dal "dolce far nulla" di sua sorella, le rivolge un rimprovero indiretto, parlando a Gesù. E qui invece Gesù, anziché difenderla, praticamente la rimprovera, dicendole che Maria si sta godendo la parte più buona, il contatto diretto con lui e la sua parola.

Per troppo tempo questo quadretto familiare è stato dipinto come una opposizione tra vita contemplativa e vita attiva, mentre è assai più importante sottolineare la dimensione dell'accoglienza e dell'ospitalità che Maria ha riservato a Gesù. D'altra parte proprio il tema dell'ospitalità è anticipato dalla prima lettura in cui Abramo accoglie con una squisita ospitalità Dio attraverso l'accoglienza di questi tre misteriosi uomini, anche se, quando si rivolge ad essi parla al singolare. È infatti una sorta di prefigurazione della Trinità (divenuta celebre nella nota icona della Trinità di Rublev).

Ma l'immagine evangelica evoca in certo qual modo anche il passaggio dalla religione, in cui io faccio qualcosa per ingraziarmi Dio, alla fede, in cui accolgo semplicemente il Signore che fa tutto per me. Ma questo non ci esime dal fare, chiedendoci tuttavia anzitutto una accoglienza capace di ascolto, in quanto spesso nel nostro fare tante cose, anche buone, l'attenzione è concentrata su me stesso e non sul Signore, sempre pronto ad agire a favore dell'uomo.

Siamo nel pieno dell'estate: ritagliamoci uno spazio ed un tempo per sperimentare l'accoglienza di Dio attraverso la via privilegiata dell'ascolto della sua Parola.
Buona domenica!

[don Vito]