Accampamento rom: Barletta culla della “disintegrazione” sociale

La nota di Fratelli d'Italia, tra disinteresse e colpe politiche

giovedì 10 luglio 2014
«Chiunque anche per sbaglio abbia mai provato ad accedere allo scalo ferroviario di via Monfalcone a piedi o a bordo di una vettura è stato prontamente fermato! La cosa è giusta visto che parliamo di un'area di proprietà delle Ferrovie dello Stato, la cosa meno giusta è che le regole vengono fatte sempre più valere solo ed esclusivamente nei confronti dei cittadini italiani. Ed è così che chiuso un occhio ieri, chiuso un occhio oggi, lo scalo ferroviario è diventato un campo rom bis in barba non solo al rispetto delle regole ma anche al decoro del quartiere».

Non tarda ad affacciarsi nell'opinione pubblica una condivisa indignazione per la "scoperta" di un inedito accampamento rom nell'area della stazione ferroviaria, come denunciato sulle pagine di BarlettaViva nei giorni scorsi, avvalorata da foto che documentato il degrado della zona, abbandonata a sé stessa e ai suoi neo-residenti (abusivi). Giunge così la nota di Giuseppe Palmitessa, portavoce cittadino di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale, che riprende la segnalazione imputando delle colpe nella scarsa (se non inesistente) sorveglianza, anche di matrice politica, non solo per questo nuovo caso, ma anche per lo "storico" campo rom in zona Barberini.

«L'astenersi dal prendere decisioni perentorie che ha contraddistinto tutte le giunte del centrosinistra a partire da Salerno, passando per Maffei e finendo con Cascella, ha reso già l'area di via Barberini una vera e propria discarica a cielo aperto che mortifica da anni i residenti della zona. A quanto pare il modus operandi sarà lo stesso per via Monfalcone, aggiungendo dunque in questa città degrado su degrado con l'aggravante che se dei bambini vivono accanto a dei binari è altamente probabile anche la tragedia annunciata (e poi non se n'escano con patetici lutti cittadini), oltre a tutte le altre conseguenze che in un quartiere provoca la presenza di un campo rom.

Questa volta la nostra protesta non è ovviamente solo nei confronti del Comune di Barletta che ha trovato l'ottima scusa per non intervenire. La protesta è anche contro le Ferrovie dello Stato e la Polfer a cui chiediamo cosa stanno aspettando per ristabilire l'ordine? Tuttavia la speranza è che non si cerchi ancora di nascondere dietro il paravento della tolleranza (vera tanto quanto il freddo di questi giorni) le evidenti incapacità dei nostri amministratori a risolvere qualsivoglia problema.

Il Comune non perda tempo e non obblighi i barlettani a dover risolvere da soli i propri problemi. Noi di Fratelli d'Italia siamo pronti a scendere in piazza con i residenti della zona di Via Monfalcone, ad essere al loro fianco nella risoluzione del problema e ad ascoltarli. L'assenza ingiustificata delle Istituzioni rende ovvia conseguenza la rabbia dei cittadini, e a Barletta si è veramente troppo stanchi per sopportare anche quest'altra situazione che era evitabile con il semplicissimo buonsenso».