A Barletta l’Unità Nazionale celebra le virtù italiane

L’inno come coesione, la costituzione come garante di pace e giustizia, la bandiera come tripartizione valoriale

lunedì 17 marzo 2014 14.35
A cura di Viviana Damore
La Costituzione della Repubblica come risultato di una maturazione etico civile, l'inno nazionale come unione e prontezza alla salvaguardia della patria contro il nemico, la bandiera come vessillo rappresentativo della compattezza degli italiani e del loro speranzoso sguardo verso un'Italia migliore. Valori tutt'ora condivisi, valori insormontabili in ogni atto che civilmente guardi al rispetto dell'identità nazionale, valori assoluti celebrati forse troppo poco, forse troppo sporadicamente.

Si è svolta stamane infatti la "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera" nel giorno dell'anniversario della proclamazione nel 1861 dell'Unità d'Italia, istituita con l'obiettivo di ricordare e promuovere i valori che hanno condotto all'Unità nazionale, alla scelta dell'Inno di Mameli e della bandiera nazionale e all'approvazione della Costituzione, anche alla luce della storia europea. Sono intervenuti alle celebrazioni in nella sala Rossa del castello: il presidente della provincia B.A.T. Francesco Ventola; il sindaco di Barletta Pasquale Cascella; il vicesindaco di Barletta Anna Rizzi Francabandiera.

Durante la manifestazione, organizzata dall'Associazione Nazionale Carabinieri, in onore dell'anniversario della proclamazione dell'Italia unita, si sono susseguiti gli approfondimenti tematici sui tre nuclei fondanti e rappresentativi del concetto dell'unità nazionale. Il colonnello Rosario Castello, comandante provinciale dei carabinieri, ha approfondito la tematica "L'Arma dei carabinieri nell'unità nazionale", sottolineando l'importante funzione svolta dagli uomini al servizio dell'arma in momenti cruciali per la storia italiana, durante la lotta alle mafie, al terrorismo fino all'impegno nelle missioni di pace, in cui molti valorosi hanno donato la propria vita per la patria. Come ha sostenuto il colonnello «Lealtà, impegno sociale e civile e giustizia da sempre caratterizzano l'arma dei carabinieri al servizio per la patria».

Il professore Ugo Villani, docente ordinario di Diritto all'Università Aldo Moro di Bari, ha fornito invece una importante panoramica sulla situazione di ribaltamento valoriale, dalla esaltazione del nazionalismo esasperato alla determinazione costituzionale del ripudio, della rinuncia e della condanna per la guerra, sempre sostenendo l'importanza della "difesa della patria come sacro dovere del cittadino". Sono poi intervenuti il professor Giuseppe Lagrasta, dirigente Liceo Classico Statale, delle Scienze Umane e Musicali "A. Casardi" di Barletta, che ha parlato del concetto di fratellanza, coesione e collaborazione contro l'oppressore straniero, presente nelle parole dell'inno nazionale italiano, sottolineando l'importanza del garantire ad ogni riflessione, soprattutto in ambito etico valoriale, il giusto tempo e la giusta attenzione, il professor Lagrasta ha infatti sostenuto che «nella velocità e nella quotidianità frenetica, tendiamo a perdere contenuti e riflessioni».

E' intervenuta a conclusione delle celebrazioni la dottoressa Clara Minerva, Prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani; la dottoressa Minerva ha parlato della fusione tra identificazione nel tricolore della bandiera nazionale e valori umani, spiegando la significazione simbolica della tripartizione cromatica del vessillo nazionale e sostenendo l'importanza di un lavoro di rilancio simbolico, a partire dalle scuole, delle melodie, dei valori e delle locali testimonianze storiche.

Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla
Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla
Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla
Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla
Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla
Celebrazione della costituzione e unità di Italia © Tommaso Francavilla