Verso Catanzaro-Barletta: Quadri e Ilari, aria di ex in mediana

Il biancorosso in Calabria dal 2011 al 2013, l'ex ascolano fino a maggio all'ombra di Eraclio

giovedì 20 novembre 2014
A cura di Luca Guerra
Domani sera al "Ceravolo", oltre al gemellaggio tra le tifoserie e ai tre punti in palio, vi sarà un'aria particolare anche in mediana: quella degli "ex" su sponda Catanzaro e Barletta, vogliosi di rivedere piazze dove hanno vissuto momenti della loro carriera più o meno esaltanti. Parliamo di Alberto Quadri e Carlo Ilari, che di fronte avranno formazioni di cui hanno difeso i colori nel recente passato.

Quadri, centrocampista centrale di piede destro classe 1983, passato tra A, B, C1, C2 e serie A bulgara con Inter, Spezia, Mantova, Padova, Montichiari, Pizzighettone, Avellino, Perugia, Taranto, Monza, Psfc Chernomorets Burgas, Campobasso e Catanzaro, è approdato in biancorosso dal Mantova, dove nello scorso anno aveva collezionato 26 presenze e due reti in Seconda Divisione. In Calabria ha vissuto due anni di carriera intensi, con 38 partite giocate e tre reti tra Seconda e Prima Divisione nel biennio 2011-2013. «Ricordo il calore dei tifosi del Barletta quando li affrontavamo, a Catanzaro ho vinto il torneo di Seconda Divisione ed ho vissuto la stagione successiva nella categoria superiore. Per me è stata un'esperienza molto intensa» aveva raccontato in luglio al suo approdo a Barletta. Il suo ricordo a Catanzaro? L'abbiamo chiesto a Matteo Brancati, giornalista di Domenica Giallorossa, giornale di Catanzaro, e TuttoLegaPro.com: «Quadri è un calciatore dalle indubbie qualità, tecnico e con una visione di gioco pazzesca. Il suo punto debole è la velocità, perchè a mio parere a volte è un pò lento nel far ripartire l'azione della propria squadra. Non si discute, lo ripeto, come tecnica e intuizione, ma a volte dà al pallone quel tocco in più che può rendere meno efficace la giocata». Venerdì tornerà in cabina di regia dopo il turno di stop per squalifica contro il Melfi, e cercherà magari la prima rete dopo 10 presenze in biancorosso a corrente alternata.

Ilari è invece approdato in prestito a Catanzaro nell'estate 2014: cresciuto calcisticamente nell'Ascoli, Ilari ha disputato due campionati nella serie cadetta con la formazione marchigiana, intervallati da una stagione nella primavera della Juventus, quindi ha militato nella Feralpi Salò e nell'ultimo torneo col Barletta in Prima Divisione. Proprio con la maglia biancorossa Ilari aveva collezionato nella scorsa annata 26 presenze e 5 reti, risultando tra i pochi a salvarsi sulla barca di Orlandi prima e di Carrara poi: arrivato in biancorosso come mezz'ala sinistra, era stato presto adattato 20 metri più avanti, prima come fantasista e poi come centravanti puro. Proprio a Catanzaro aveva messo a segno la rete dell'1-1 l'8 dicembre 2013. «Ilari con Moriero non ha giocato benissimo,-spiega Brancati-anche perchè, delle volte, veniva schierato come prima e unica punta. Lui fa della tecnica la sua arma migliore, abbinata agli inserimenti che sono fondamentali (vedi il gol a Lecce). Adatto, soprattutto a spaccare in due le difese avversarie grazie alla capacità di capire l'azione prima degli altri». A Lecce nello scorso weekend ha trovato la prima rete in giallorosso, ora ritrova il suo passato. Catanzaro-Barletta, nel suo piccolo, è anche Quadri contro Ilari: una mediana da "ex".
(Twitter: @GuerraLuca88)