Tresca: «Sono soddisfatto ma rammaricato, a Barletta tante emozioni indescrivibili»

Il tennista barlettano analizza il suo torneo al Campionato Italiano Under 16

martedì 9 settembre 2014 0.18
A cura di Enrico Gorgoglione
Domenica si è disputata la finale del Campionato Italiano Under 16 di tennis, che ha assegnato a Guerrieri il tricolore 2014. Ad ospitare per una settimana la manifestazione di carattere nazionale è stato il Circolo Tennis "Hugo Simmen" di Barletta, che ha accolto i migliori talenti della "baby" Italia tennistica. Sotto l'occhio attento di numerosi addetti ai lavori e del capitano della Nazionale azzurra Stefano Pescosolido, sui campi in terra rossa barlettani si sono dati battaglia tanti tennisti, dando vita a diversi match interessanti. A rappresentare la Città della Disfida in campo c'era Giuseppe Tresca, prodotto della "cantera" barlettana "trapiantato" a Brescia per seguire gli insegnamenti dell'Accademia Vavassori di Brescia. Ai microfoni di Barlettaviva, Tresca analizza il suo torneo, che è terminato tra gli applausi (e con qualche rammarico) contro Lavagno, parlandoci anche di progetti e sogni futuri:

Giuseppe, il tuo Campionato si è concluso tra gli applausi contro Lavagno. C'è più soddisfazione o più rammarico per l'occasione sprecata sul 5-2?
«Sono molto contento dell'andamento del torneo e della partita giocata contro Lavagno, ma il rammarico c'è perché avendo avuto due match point il passaggio del turno mi è sfuggito di mano per pochissimo. Si era creata una bella atmosfera, con tanto pubblico, e ad un certo punto ho provato delle emozioni che non provo sempre».

Sei soddisfatto da quanto hai fatto vedere sulla terra rossa di Barletta?
«Dal punto di vista tecnico, sono molto contento. C'è sempre un lato positivo dopo ogni sconfitta. Mi sono allenato bene, sto raccogliendo i frutti del lavoro».

Quanto visto in campo è frutto del lavoro che stai svolgendo presso l'Accademia del Tennis Vavassori di Brescia. Come ti stai trovando lì?
«A Brescia ho potuto riscontrare miglioramenti sia dal punto di vista tecnico che mentali. In Accademia si respira una buona aria, i tecnici lì ti preparano a diventare un giocatore professionista. Comunque Barletta mi manca, ma anche a Brescia mi trovo davvero bene».

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
«Abbiamo programmato con i tecnici dell'Accademia due mesi di Itf in tutta Europa. Il 15 settembre parto per l'Albania, poi vado in Croazia. In seguito, mi aspettano tre giorni di allenamenti, poi Lettonia, Danimarca e due settimane in Marocco».

Parlando degli obiettivi, a cosa vuoi puntare per il tuo futuro?
«Per il momento l'obiettivo è quello di migliorarmi il più possibile, per poi cercare di prendere qualche punto Atp, aspirando ad una carriera da professionista».

Da barlettano, quanto ti ha soddisfatto il calore del pubblico di casa che ha tifato per te durante tutto il torneo?
«Mi ha fatto molto piacere tutto l'affetto del pubblico di Barletta. Fa sempre piacere vedere che c'è gente che mi segue e che si interessa al mio percorso tennistico».