Tre punte e due moduli, la tattica del Barletta di Sesia
D'Errico e Venitucci jolly negli schemi dell'allenatore biancorosso
martedì 15 luglio 2014
0.56
«4-3-3? Potrebbe essere quello lo schema-base. Dobbiamo scegliere se sarà un 4-3-3 o un 3-4-3 a seconda delle qualità che dimostreranno soprattutto i giovani. Comunque di certo giocheremo con i tre attaccanti là davanti». Le parole di mister Marco Sesia, rilasciate nel weekend ai microfoni di Barlettaviva.it, hanno fugato i dubbi circa lo spartito tattico del Barletta Calcio edizione 2014/2015: i biancorossi giocheranno con le tre punte, linee corte e soprattutto con prestazioni-nelle intenzioni dell'allenatore torinese-condite da "lotta e sudore". Idee-guida chiare, che portano in dote variazioni rispetto alle varie chiavi tattiche vissute nella scorsa, turbolenta stagione con Orlandi prima e Carrara in coda: dal 3-5-2 al 4-2-3-1, fino al 4-1-4-1 e al 4-4-2, i biancorossi le avevano provato tutte senza quasi mai elevarsi dalla mediocrità. A 48 ore dalla partenza per il ritiro di Cascia, ecco le varianti tattiche oggi in dote a Sesia (nel box possibili formazioni con l'organico oggi in dote):
4-3-3: chiavi a Quadri e fasce "calde"
Dovendolo avvicinare a una concezione monstre di calcio e tenendo conto delle dovute proporzioni, quello di Sesia è più un 4-3-3 "guardioliano" che "zemaniano". Linee corte ma non racchiuse in 20 metri come negli schemi dell'allenatore boemo, manovre concentrate nel mezzo e terzini che spingono. In questa tipologia di gioco assume un contorno chiave l'asse centrale: ad oggi la spina dorsale è composta da Liverani tra i pali e Quadri in cabina di regia, ma mancano due difensori centrali in grado di guidare la linea e la punta dei sogni di Perpignano, quel Torregrossa trattato ormai da settimane con il Verona. Tanti gli esterni in ballo: da Fall a Floriano, investimenti societari, a D'Errico e Venitucci, passando per Cicerelli, in cerca di rivalsa dopo un'annata da dimenticare. Probabile che le ali d'attacco giochino a piedi invertiti, per sfruttare al meglio il tiro
3-4-3: servono muscoli
Schema raramente utilizzato in Lega Pro, necessita di meccanismi oleati e potrebbe rappresentare nelle idee iniziali di Marco Sesia un'alternativa da far valere a gara in corso. Ad oggi le "X" sul rettangolo verde sono concentrate tra difesa e mediana. Nel 3-4-3 occorrerebbe più che mai un centrale capace di guidare la linea e far partire l'azione (Murolo e Samnick, nomi sul taccuino di Rizzieri e Perpignano, potrebbero rispondere all'identikit) e un marcatore di categoria rapido, da integrare ai vari Zammuto, Sokoli e Kiakis, ad oggi valide alternative ma difficilmente titolari nei piani di partenza. A sinistra ci sono due caselle da riempire, e l'accoppiata Donnarumma-Dejori potrebbe rispondere a questa necessità. In mezzo servono muscoli: Quadri, Legras e Mantovani hanno altre qualità, e chissà che il centrocampista di esperienza "in stand-by per esami fisici" citato dal presidente biancorosso non risponda a tale identikit.
D'Errico, Venitucci e Cane: variabili di peso
«Venitucci può fare la mezz'ala sinistra o l'esterno alto, come ha fatto a Foggia nell'ultimo anno. D'Errico può fare anche lui entrambi i ruoli: sono giocatori duttili, che nella mia idea di gioco hanno molta importanza». Sesia è stato chiaro: punta forte sui brevilinei in rosa, aggiungendo Floriano al terzetto. Elementi in grado di dare il cambio di passo e saltare l'uomo, oltre che dotati del calcio dalla distanza. Saranno variabili importanti nello scacchiere tattico biancorosso, alla pari di Marco Cane, esterno classe 1992 dotato di corsa e dinamismo, da raffinare in fase difensiva in vista dell'adozione del 4-3-3. Di fatto il mercato sarà condotto su queste due direttrici, alla ricerca di una costante: la fame di far bene. Dote ineludibile in Lega Pro se non collegata a un elevato acume tattico. E su questo sarà premuto l'accento sin dalle prime ore di lavoro a Cascia.
(Twitter: @GuerraLuca88)
4-3-3: chiavi a Quadri e fasce "calde"
Dovendolo avvicinare a una concezione monstre di calcio e tenendo conto delle dovute proporzioni, quello di Sesia è più un 4-3-3 "guardioliano" che "zemaniano". Linee corte ma non racchiuse in 20 metri come negli schemi dell'allenatore boemo, manovre concentrate nel mezzo e terzini che spingono. In questa tipologia di gioco assume un contorno chiave l'asse centrale: ad oggi la spina dorsale è composta da Liverani tra i pali e Quadri in cabina di regia, ma mancano due difensori centrali in grado di guidare la linea e la punta dei sogni di Perpignano, quel Torregrossa trattato ormai da settimane con il Verona. Tanti gli esterni in ballo: da Fall a Floriano, investimenti societari, a D'Errico e Venitucci, passando per Cicerelli, in cerca di rivalsa dopo un'annata da dimenticare. Probabile che le ali d'attacco giochino a piedi invertiti, per sfruttare al meglio il tiro
3-4-3: servono muscoli
Schema raramente utilizzato in Lega Pro, necessita di meccanismi oleati e potrebbe rappresentare nelle idee iniziali di Marco Sesia un'alternativa da far valere a gara in corso. Ad oggi le "X" sul rettangolo verde sono concentrate tra difesa e mediana. Nel 3-4-3 occorrerebbe più che mai un centrale capace di guidare la linea e far partire l'azione (Murolo e Samnick, nomi sul taccuino di Rizzieri e Perpignano, potrebbero rispondere all'identikit) e un marcatore di categoria rapido, da integrare ai vari Zammuto, Sokoli e Kiakis, ad oggi valide alternative ma difficilmente titolari nei piani di partenza. A sinistra ci sono due caselle da riempire, e l'accoppiata Donnarumma-Dejori potrebbe rispondere a questa necessità. In mezzo servono muscoli: Quadri, Legras e Mantovani hanno altre qualità, e chissà che il centrocampista di esperienza "in stand-by per esami fisici" citato dal presidente biancorosso non risponda a tale identikit.
D'Errico, Venitucci e Cane: variabili di peso
«Venitucci può fare la mezz'ala sinistra o l'esterno alto, come ha fatto a Foggia nell'ultimo anno. D'Errico può fare anche lui entrambi i ruoli: sono giocatori duttili, che nella mia idea di gioco hanno molta importanza». Sesia è stato chiaro: punta forte sui brevilinei in rosa, aggiungendo Floriano al terzetto. Elementi in grado di dare il cambio di passo e saltare l'uomo, oltre che dotati del calcio dalla distanza. Saranno variabili importanti nello scacchiere tattico biancorosso, alla pari di Marco Cane, esterno classe 1992 dotato di corsa e dinamismo, da raffinare in fase difensiva in vista dell'adozione del 4-3-3. Di fatto il mercato sarà condotto su queste due direttrici, alla ricerca di una costante: la fame di far bene. Dote ineludibile in Lega Pro se non collegata a un elevato acume tattico. E su questo sarà premuto l'accento sin dalle prime ore di lavoro a Cascia.
(Twitter: @GuerraLuca88)
OGGI GIOCHEREBBE COSI':
BARLETTA 4-3-3: Liverani, Cane, Zammuto, Sokoli, X; D'Errico, Quadri, Mantovani; Venitucci, La Mantia, Floriano.
BARLETTA 3-4-3: Liverani; Sokoli, Kiakis, Zammuto; Cane, Legras, Quadri, D'Errico; Venitucci, Fall, Floriano.
BARLETTA 4-3-3: Liverani, Cane, Zammuto, Sokoli, X; D'Errico, Quadri, Mantovani; Venitucci, La Mantia, Floriano.
BARLETTA 3-4-3: Liverani; Sokoli, Kiakis, Zammuto; Cane, Legras, Quadri, D'Errico; Venitucci, Fall, Floriano.