Tra selfie, tifo e azionariato popolare: il capitale umano del Barletta Calcio
In attesa della svolta societaria, la piazza trabocca di amore
martedì 20 maggio 2014
19.30
2749 partite ufficiali, 1017 vittorie, 3253 reti. Numeri che meritano un futuro luminoso, numeri che vogliono continuare a crescere. A meno di un mese e mezzo dal 30 giugno che il presidente biancorosso Roberto Tatò ha fissato come termine della sua esperienza, la piazza di Barletta è attiva nel cercare di tenere viva la fiammella della passione con una crescente capacità di azione e attrazione: a suon di "selfie", tifo caldo e raccolta fondi per alimentare il progetto di azionariato popolare, hashtag e cuori caldi del tifo, sempre presenti, in centinaia o migliaia attendono con il fiato sospeso di conoscere il nome del prossimo proprietario del club di via Vittorio Veneto, in una graduatoria che ha visto l'immobiliarista ligure Giuseppe Perpignano mettere la freccia del sorpasso sull'imprenditore locale Pasquale Di Cosola, primo a manifestare apertamente interesse per una società in vendita a costo zero.
Su Facebook, come già anticipato, è nato #SalviamoilBarletta: una pagina con quasi 800 "like", un hashtag virale nonché una speranza a cui già oltre 100 persone, tra ex o calciatori cresciuti a Barletta (Savino Daleno, Riccardo Allegretti, Francesco Di Tacchio, Nicolas Laviano, Roberto Scarnecchia, Saveriano Infantino, Pasquale Pane tra gli altri) e appassionati hanno partecipato, dando vita a selfie che ricordano a tutti quanto Barletta ami il Barletta Calcio. Dal gesto simbolico realizzato da una pagina che leverà le tende a passaggio azionario compiuto, si passa alla più concreta (economicamente) iniziativa del Barletta Club "I Biancorossi", che ha lanciato da mesi il progetto di azionariato popolare raccogliendo somme diversificate per socio dai 10 ai 5mila euro cadauno, con 10mila euro sin qui raccolti in due settimane dall'avvio della campagna "Entra in azione".
Qualunque sia il nome del nuovo proprietario del club, sicuramente il progetto de "I Biancorossi" resterà legato al club, cercando di inserire un tifoso nel Cda che verrà: altra certezza è lo zoccolo duro di una tifoseria organizzata, che dopo essersi sobbarcata trasferte su trasferte nei campi di Promozione ed Eccellenza resta sempre presente e "calda", in qualunque condizione e decisa a non perdere quella terza serie conquistata attraverso tanti sacrifici, chilometri percorsi e investimenti realizzati da chi si è alternato negli anni ai vertici societari. Noi barlettani siamo passionali, con tutti i pregi e i difetti dei meridionali. E' questo il capitale umano della piazza, l'insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni, acquisite durante la vita da un individuo e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Forse in via Vittorio Veneto, casa del Barletta Calcio, per qualche mese questo fattore non è stato posto in primo piano. E allora viene da farsi una domanda: quei 1.051 che hanno concesso in anticipo la fiducia all'armata barlettana in estate, oggi- al netto di un torneo che ha impilato delusioni - lo rifarebbero? Probabilmente sì, nonostante tutto, solo per amore. Ecco dove trovare la risposta per capire quale sia il capitale umano del Barletta Calcio oggi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Su Facebook, come già anticipato, è nato #SalviamoilBarletta: una pagina con quasi 800 "like", un hashtag virale nonché una speranza a cui già oltre 100 persone, tra ex o calciatori cresciuti a Barletta (Savino Daleno, Riccardo Allegretti, Francesco Di Tacchio, Nicolas Laviano, Roberto Scarnecchia, Saveriano Infantino, Pasquale Pane tra gli altri) e appassionati hanno partecipato, dando vita a selfie che ricordano a tutti quanto Barletta ami il Barletta Calcio. Dal gesto simbolico realizzato da una pagina che leverà le tende a passaggio azionario compiuto, si passa alla più concreta (economicamente) iniziativa del Barletta Club "I Biancorossi", che ha lanciato da mesi il progetto di azionariato popolare raccogliendo somme diversificate per socio dai 10 ai 5mila euro cadauno, con 10mila euro sin qui raccolti in due settimane dall'avvio della campagna "Entra in azione".
Qualunque sia il nome del nuovo proprietario del club, sicuramente il progetto de "I Biancorossi" resterà legato al club, cercando di inserire un tifoso nel Cda che verrà: altra certezza è lo zoccolo duro di una tifoseria organizzata, che dopo essersi sobbarcata trasferte su trasferte nei campi di Promozione ed Eccellenza resta sempre presente e "calda", in qualunque condizione e decisa a non perdere quella terza serie conquistata attraverso tanti sacrifici, chilometri percorsi e investimenti realizzati da chi si è alternato negli anni ai vertici societari. Noi barlettani siamo passionali, con tutti i pregi e i difetti dei meridionali. E' questo il capitale umano della piazza, l'insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni, acquisite durante la vita da un individuo e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Forse in via Vittorio Veneto, casa del Barletta Calcio, per qualche mese questo fattore non è stato posto in primo piano. E allora viene da farsi una domanda: quei 1.051 che hanno concesso in anticipo la fiducia all'armata barlettana in estate, oggi- al netto di un torneo che ha impilato delusioni - lo rifarebbero? Probabilmente sì, nonostante tutto, solo per amore. Ecco dove trovare la risposta per capire quale sia il capitale umano del Barletta Calcio oggi.
(Twitter: @GuerraLuca88)