Tennistavolo, turno da dimenticare per l'ACSI ONMIC Barletta

Due sconfitte nei due incontri dello scorso weekend: questo il magrissimo bilancio per le due compagini

venerdì 7 dicembre 2018
Da qualche giorno è andato in soffitta il sesto (oltrechè penultimo) turno di andata dell'attività agonistica a squadre, sia a livello nazionale che regionale, sotto l'egida della Federazione Italiana Tennistavolo (FITET).

Non accadeva da mesi ma, come puntualmente accade, anche nello sport le giornate infauste prima o poi si ripresentano. E la sesta giornata di andata è stata la più mesta di questa prima parte di stagione per la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta che, tra poco meno di un mese, si accomiaterà dal suo trentasettesimo anno consecutivo di attività agonistica. Due sconfitte nei due incontri in programma nello scorso week-end: questo il magrissimo bilancio per le due compagini facenti capo al sodalizio barlettano ed impegnate in Campionati a Squadre di differente livello.

Priorità dovuta al team ACSI Ottica Lamusta, partecipante al Campionato Nazionale Maschile di Serie C1 (si ritiene doveroso sottolineare l'aggettivo NAZIONALE per taluni dirigenti di società sportive locali e per alcuni esponenti delle locali istituzioni che, affetti da insensata gelosia oltrechè da tangibile incompetenza, hanno l'impudicizia di opinare il prestigioso contesto nel quale il club barlettano opera da oltre un terzo di secolo) ed inspiegabilmente sconfitto a Matera dalla locale ASD Pegasus con lo score di 2 a 5. Un punto è stato messo a segno da Dominique Straniero ed uno solo (contributo agonistico non adeguato al suo potenziale tecnico) dal pongista Italo - francese Maurice Rotondo. Perchè la sconfitta della compagine barlettana in terra lucana appare inspiegabile? In primis perché la formazione materana, nelle prime cinque giornate di campionato, aveva totalizzato solo due vittorie e in secundis perché, pure con un organico di assoluto rispetto, il team lucano non è assolutamente superiore (soprattutto dal punto di vista tecnico) alla compagine targata ACSI ONMIC Lamusta.

Se è vero che "chi vince ha sempre ragione", è altrettanto vero che CHI PERDE ha il dovere morale di individuare le ragioni della disfatta e correre prontamente ai ripari. Un'attenta ed obiettiva analisi del match ha fatto emergere le cause che hanno generato il tracollo in Basilicata. Inequivocabilmente inferiore alle aspettative la prestazione di Maurice Rotondo, buona ma non esaltante la performance di Dominique Straniero, precario ma non certo allarmante l'apporto offerto alla squadra da parte di Mario Sardella (al suo primo anno in questa difficile Serie Nazionale). Dal momento che, come si suole dire, a tutto vi è rimedio tranne che alla morte, il team barlettano non puo', nè deve perdere un solo attimo di tempo ma allenarsi qualitativamente e quantitativamente.La stagione è ancora lunga, le insidie da contrastare e tentare di superare sono innumerevoli, il traguardo di una permanenza senza patemi in C1 nazionale è raggiungibilissimo. Non a caso, nonostante l'imprevisto scivolone a Matera, l'ACSI Ottica Lamusta Barletta è riuscita a conservare il terzo posto in classifica, in condominio con il Sorrento (Na), con l'Ariano Irpino (Av) e con la formazione materana testè menzionata.

Nel Campionato Regionale di Serie C2 (girone A), l'ACSI Ottica Lamusta "A" ha dovuto issare bandiera bianca per 2 a 4 sul "campo minato" dell'ASD Ennio Cristofaro 2 Casamassima (Ba). I due punti per la squadra barlettana sono stati siglati da Giuseppe Damato (terzo miglior giocatore della massima serie regionale con la sorprendente percentuale dell'83,3%). Anche in quest'occasione, il "fighter" Damato non è stato supportato nè da Giacomo Dicataldo ( in eccellente condizione ma stranamente improduttivo a livello agonistico), ne tantomeno dall'esperto Enzo Sansonne ( la semplice esperienza agonistica si è giustamente rivelata un elemento insufficiente a contrastare l'eccellente preparazione tecnico - tattica dei giovani avversari casamassimesi). Urge il rientro in squadra del Presidente, disposto a lottare contro qualsivoglia avversario con umiltà e con competenza, urge cattiveria agonistica da parte di Giacomo Dicataldo, urge il prezioso contributo del veterano Giacomo Capuano, urge maggiore impegno e meno autocommiserazione da parte di Enzo Sansonne. Ognuno deve fare, dunque, la sua parte per potere centrare ,senza affanni, l'obiettivo salvezza.

Se bastasse solo l'apporto di Giuseppe Damato (che sta disputando una stagione semplicemente straordinaria), questa compagine occuperebbe, sin dalla prima giornata di questo fascinoso Campionato, un gradino particolarmente alto in classifica.