ACSI ONMIC Barletta, nessuna fortuna per il Torneo Regionale Giovanile FITET

Scelto Mario Sardella, giovane di belle speranze e d'indiscutibile valore

domenica 21 gennaio 2018
Proseguono, senza sosta, gli eventi agonistici FITET riconducibili all'attività individuale, sia in ambito nazionale che regionale. Domenica 14 gennaio la città di Bari ha ospitato il 1° Memorial "Angelo Ambrosini", Torneo Regionale Giovanile FITET nonché 2^ prova di qualificazione ai Campionati Italiani Giovanili federali, in programma a Terni nel prossimo mese di aprile.

Nell'accogliente PalaMartino di Bari ben 150 atleti (suddivisi, per fascia anagrafica e non per categoria, in otto gare), in rappresentanza di tutte le società sportive operanti in Puglia, si sono affrontati "a viso aperto" nella speranza, più che legittima, di conseguire un piazzamento di prestigio o, nel caso dei pongisti più valenti, di salire su uno dei tre gradini che compongono il podio. Rispettando una tradizione che si perpetua da ben 37 anni, la Polisportiva ACSI ONMIC Ottica Lamusta Barletta ha preso parte al prestigioso evento con Mario Sardella, giovane di belle speranze e d'indiscutibile valore.

Inserito in un girone di qualificazione tutt'altro che agevole, il coriaceo sedicenne in forza al club barlettano ha dovuto disputare il primo match contro il valentissimo Magarelli (A.S.D. C.T.T. Molfetta), partecipante al Campionato Nazionale di Serie B2 con il team della propria città. Il confronto con il valentissimo pongista molfettese (che precede Sardella in classifica di quasi 1000 posizioni!) si preannunciava a senso unico o, se si preferisce, senza speranza! Sviluppando un gioco preciso e contraddistinto da continue variazioni di ritmo oltreché di spin, il portacolori del sodalizio barlettano e' riuscito ad aggiudicarsi, con insindacabile merito, la prima frazione di gioco. Nel secondo set l'avversario molfettese ha tentato di scardinare l'arcigna difesa barlettana ma e' stato costretto a cedere anche questo secondo segmento di gara. Com'era lecito immaginare, il terzo set ha fatto registrare una reazione d'orgoglio di Magarelli che, attaccando con una furia inaudita, ha "accorciato le distanze", raddrizzando una situazione che sembrava irrimediabilmente e sorprendentemente compromessa.

Sfoderando un'inimmaginabile freddezza e, soprattutto, un'impevedibile chiarezza a livello tecnico e tattico, Sardella ha tenuto il temibilissimo avversario a distanza di sicurezza per poi costringerlo alla capitolazione per 1 a 3. Il piccolo capolavoro agonistico e' stato realizzato dall'enfant prodige barlettano sotto lo sguardo attonito di un pubblico numerosissimo e, soprattutto, irriguardoso nei confronti di chi, come il giovane Sardella, non ha ricevuto una sola stretta di mano per l'impresa compiuta.Senza perdere di vista l'umiltà e la concentrazione che impegni siffatti richiedono, l'atleta barlettano ha affrontato e superato per 3 sets a zero il giovane emergente Ladisa ( A.S.D Te. Ta. Ennio Cristofaro Casamassima). A questo punto la qualificazione al tabellone eliminatorio sembrava acquisita e, con essa, la concreta possibilità di centrare la prestigiosa semifinale oltreché il terzo gradino del podio.Già: ciò che sembrava acquisito, conquistato, meritato e' svanito in pochi minuti.Nell'ultimo incontro del girone eliminatorio, Sardella è opposto al valente (ma non certo irresistibile) Francesco L'Abbate (A.S.D. Te.Ta. Ennio Cristofaro Casamassima).

Il giovane dell'ACSI ONMIC Lamusta Barletta è sereno, anche se macchinoso negli spostamenti laterali e poco incisivo nei colpi di attacco. Queste piccole sbavature lo costringono a cedere il primo set, sia pure ai vantaggi. La seconda frazione di gioco è una brutta copia di quella precedente: il pongista barlettano non riesce a contrastare adeguatamente il gioco avversario e cede anche questo secondo set. Nel terzo segmento di gara Sardella lascia intravedere la possibilità di recuperare il match ma un'evidente povertà tattica ed una tangibile fragilità tecnica prendono il sopravvento, condizionando negativamente l'esito del confronto. A seguito di questo "inatteso scivolone", nonostante le due brillanti vittorie all'attivo, Mario Sardella, per un solo set di differenza, è stato condannato ad accomiatarsi mestamente da un Torneo, inizialmente prodigo di gratificazioni e, nel momento decisivo, rovinato dalla malasorte. Mai come in questo caso, AD ASTRA si giunge solo PER ASPERA. A condizione, tuttavia, che si abbiano tutte, davvero tutte le qualità necessarie!