Tatò-Di Cosola, timidi segnali in una lunga trattativa
Ieri il presidente e il papabile acquirente presenti alla conferenza del Barletta Club
domenica 11 maggio 2014
16.07
E' una partita di scacchi alle prime battute quella tra Roberto Tatò e Pasquale Di Cosola. Le due parti interessate al passaggio di quote per garantire il futuro del Barletta Calcio, dopo essersi riunite giovedì presso la "Tafin", l'azienda di proprietà del presidente biancorosso, sono state ieri ospiti in prima fila dell'appuntamento di lancio di "Entra in azione", presentazione ufficiale dell'idea di azionariato popolare del Barletta Club "I Biancorossi".
Nella fase finale dell'incontro, i due sono stati invitati sul palco della conferenza e hanno alternato due brevi ma coincisi interventi: da una parte Roberto Tatò, che una settimana fa aveva annunciato un addio definitivo al calcio, ha sottolineato l'apprezzamento per l'iniziativa, letta come un tentativo di "sensibilizzare la piazza e i suoi imprenditori come un punto di ripartenza importante per il calcio di oggi". Il presidente ad interim del Barletta Calcio ha espresso una personale certezza: «Nonostante il momento estremamente delicato, sono sicuro che il Barletta continuerà a vivere nel calcio professionistico». Dal canto suo, Pasquale Di Cosola ha ribadito la sua intenzione di rilevare la società: «Dobbiamo preservare il Barletta e permetterne la sopravvivenza, è un bene comune che va tutelato. Per questo ho contattato Tatò: la trattativa è delicata e richiede tempo, ma spero che si possa approdare ad una conclusione soddisfacente per entrambe le parti».
Al momento, pare che le parti restino determinate sulle loro posizioni e sensibilmente legate ai paletti di partenza: in primis le vie da perseguire per risolvere il contratto del direttore generale Gabriele Martino, sollevato dall'incarico ma ancora legato per due anni al sodalizio di via Vittorio Veneto, e i contratti a lunga scadenza di alcuni calciatori, tra cui Branzani e Cicerelli. Da una parte Di Cosola ha ribadito l'interesse per la società, dall'altro Tatò ha rimesso sul tavolo le sue basi per la cessione: costo zero, ma assolvimento dei costi contrattuali in essere per quanto riguarda il monte ingaggi attuale e delle obbligazioni per la stagione sportiva 2014/2015. Intanto resta il mistero circa la possibile presenza di un imprenditore "forestiero" (si tratterebbe di un avvocato) che avrebbe chiesto informazioni sulla S.S. Barletta Calcio e che potrebbe incontrare a breve il patron biancorosso. A completare il quadro, all'orizzonte potrebbe esservi un possibile incontro Di Cosola-Cascella a Palazzo di Città.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nella fase finale dell'incontro, i due sono stati invitati sul palco della conferenza e hanno alternato due brevi ma coincisi interventi: da una parte Roberto Tatò, che una settimana fa aveva annunciato un addio definitivo al calcio, ha sottolineato l'apprezzamento per l'iniziativa, letta come un tentativo di "sensibilizzare la piazza e i suoi imprenditori come un punto di ripartenza importante per il calcio di oggi". Il presidente ad interim del Barletta Calcio ha espresso una personale certezza: «Nonostante il momento estremamente delicato, sono sicuro che il Barletta continuerà a vivere nel calcio professionistico». Dal canto suo, Pasquale Di Cosola ha ribadito la sua intenzione di rilevare la società: «Dobbiamo preservare il Barletta e permetterne la sopravvivenza, è un bene comune che va tutelato. Per questo ho contattato Tatò: la trattativa è delicata e richiede tempo, ma spero che si possa approdare ad una conclusione soddisfacente per entrambe le parti».
Al momento, pare che le parti restino determinate sulle loro posizioni e sensibilmente legate ai paletti di partenza: in primis le vie da perseguire per risolvere il contratto del direttore generale Gabriele Martino, sollevato dall'incarico ma ancora legato per due anni al sodalizio di via Vittorio Veneto, e i contratti a lunga scadenza di alcuni calciatori, tra cui Branzani e Cicerelli. Da una parte Di Cosola ha ribadito l'interesse per la società, dall'altro Tatò ha rimesso sul tavolo le sue basi per la cessione: costo zero, ma assolvimento dei costi contrattuali in essere per quanto riguarda il monte ingaggi attuale e delle obbligazioni per la stagione sportiva 2014/2015. Intanto resta il mistero circa la possibile presenza di un imprenditore "forestiero" (si tratterebbe di un avvocato) che avrebbe chiesto informazioni sulla S.S. Barletta Calcio e che potrebbe incontrare a breve il patron biancorosso. A completare il quadro, all'orizzonte potrebbe esservi un possibile incontro Di Cosola-Cascella a Palazzo di Città.
(Twitter: @GuerraLuca88)