Tanti auguri alla Sezione AIA di Barletta per i suoi 35 anni
Ospite d’onore il Presidente Marcello Nicchi
sabato 25 maggio 2013
15.48
La giornata di ieri è stata per il mondo arbitrale una di quelle da ricordare. In particolare per la classe arbitrale di Barletta. Nel giorno che precede la finale di Champions League – che vedrà in campo nonostante le tante polemiche su complotti e sudditanze presunte ancora una volta un fischietto italiano – Barletta festeggia i 35 anni della sezione arbitri dedicata a Pasquale Gialluisi. Un compleanno "atipico", fatto di tanti premi, di ospiti di assoluto valore. Non a caso la platea annoverava nomi del calibro di Antonio Damato, di Domenico Celi e Antonio Giannoccaro. L'importante kermesse dedicata ai fischietti del territorio e non solo, si è svolta presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta. E quale migliore occasione per tirare le somme di un'intera stagione che volge al termine e per programmare il futuro con lo sguardo vigile e attento di chi sa di essere in grado di sfidare persino macchine e telecamere.
Durante la serata sono stati consegnati diversi premi a personaggi del mondo arbitrale locale (ma non solo). Il premio "Pino Ricco" è stato infatti assegnato all'assistente arbitrale della sezione A.I.A. Barletta Pierangelo Pellegrini; il premio "Nicola Lotti" è andato all'osservatore arbitrale Nicola Lombardi, mentre il premio "Pasquale Gialluisi" ha idealmente ricompensato l'imponente mole di lavoro del presidente nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi. Al banco dei relatori si sono accomodati il presidente del Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Vito Tisci, l'attuale presidente della sezione A.I.A di Barletta Savino Filannino, Maurizio Gialluisi ex presidente della sezione della Città della Disfida e attuale membro del comitato nazionale, il presidente regionale Raffaele Giove e l'ospite d'onore, Marcello Nicchi, alla sua seconda presidenza dell'A.I.A.
Il presidente Nicchi ha confermato che la Puglia – ed in particolare la sezione di Barletta – stanno svolgendo un importante lavoro teso a formare nuovi fischietti all'interno di un ambiente sano, non corrotto. Parole importanti, fortemente elogiative quelle spese da Nicchi, un uomo che mette la sua passione al servizio dell'intera Associazione, Presidente dal 6 marzo 2009 e riconfermato il 12 novembre 2012, all'interno di un "mondo" che può contare su 35000 associati, con 1856 donne che ingentiliscono il movimento. L'AIA è parte integrante di una Federazione vincitrice di quattro titoli mondiali, con 12000 arbitri che ogni settimana scendono in campo e portano in giro regole e cultura in forma volontaristica, chiedendo solo rispetto.
«Mi sto gustando il presente con lo sguardo al futuro ed è per questa mia attitudine che mi preoccupo dei giovani che danno tutti se stessi al mondo arbitrale, con concentrazione e impegno. Un mondo di uomini, prima ancora di arbitri, dominato da regole, correttezza, onestà e purezza. Quattro anni fa, il nome dell'associazione era stato sporcato dalle vicende di Calciopoli e, non appena fui nominato presidente, chiesi a tutti i presidenti delle sezioni locali A.I.A di riqualificare l'associazione e io devo ringraziare tutti voi pugliesi perché non c'è neanche un arbitro coinvolto nelle sporche faccende di Scommessopoli».
Marcello Nicchi prosegue e insiste sul codice etico, sulla responsabilità sociale e sul valore culturale dell'A.I.A: «Il carisma di un arbitro è automatico perché si fa sentire con gli occhi e non col fischio. La categoria degli arbitri è pura, non fa solo arbitraggio ma divulga la cultura dell'equità e della correttezza. Dietro l'errore di un arbitro non c'è mai qualcosa di losco, di calcolato perché la spontaneità dei fischi presuppone criterio e ragioni visibili a tutti. Da poco è finita una stagione di grande orgoglio per i talenti visti in campo e porgo i miei auguri a Rizzoli, arbitro italiano che arbitrerà la finale di Champions League a Londra».
Un evento "solenne" e un uomo dagli alti principi sociali hanno suggellato il 35°anniversario della sezione A.I.A di Barletta, un grande team sinergico e consolidato che continua a far maturare i frutti del lavoro costante, capace di far convergere più forze in campo con la virtù della coesistenza, il tutto all'insegna del rispetto dei veri valori.
Durante la serata sono stati consegnati diversi premi a personaggi del mondo arbitrale locale (ma non solo). Il premio "Pino Ricco" è stato infatti assegnato all'assistente arbitrale della sezione A.I.A. Barletta Pierangelo Pellegrini; il premio "Nicola Lotti" è andato all'osservatore arbitrale Nicola Lombardi, mentre il premio "Pasquale Gialluisi" ha idealmente ricompensato l'imponente mole di lavoro del presidente nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi. Al banco dei relatori si sono accomodati il presidente del Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Vito Tisci, l'attuale presidente della sezione A.I.A di Barletta Savino Filannino, Maurizio Gialluisi ex presidente della sezione della Città della Disfida e attuale membro del comitato nazionale, il presidente regionale Raffaele Giove e l'ospite d'onore, Marcello Nicchi, alla sua seconda presidenza dell'A.I.A.
Il presidente Nicchi ha confermato che la Puglia – ed in particolare la sezione di Barletta – stanno svolgendo un importante lavoro teso a formare nuovi fischietti all'interno di un ambiente sano, non corrotto. Parole importanti, fortemente elogiative quelle spese da Nicchi, un uomo che mette la sua passione al servizio dell'intera Associazione, Presidente dal 6 marzo 2009 e riconfermato il 12 novembre 2012, all'interno di un "mondo" che può contare su 35000 associati, con 1856 donne che ingentiliscono il movimento. L'AIA è parte integrante di una Federazione vincitrice di quattro titoli mondiali, con 12000 arbitri che ogni settimana scendono in campo e portano in giro regole e cultura in forma volontaristica, chiedendo solo rispetto.
«Mi sto gustando il presente con lo sguardo al futuro ed è per questa mia attitudine che mi preoccupo dei giovani che danno tutti se stessi al mondo arbitrale, con concentrazione e impegno. Un mondo di uomini, prima ancora di arbitri, dominato da regole, correttezza, onestà e purezza. Quattro anni fa, il nome dell'associazione era stato sporcato dalle vicende di Calciopoli e, non appena fui nominato presidente, chiesi a tutti i presidenti delle sezioni locali A.I.A di riqualificare l'associazione e io devo ringraziare tutti voi pugliesi perché non c'è neanche un arbitro coinvolto nelle sporche faccende di Scommessopoli».
Marcello Nicchi prosegue e insiste sul codice etico, sulla responsabilità sociale e sul valore culturale dell'A.I.A: «Il carisma di un arbitro è automatico perché si fa sentire con gli occhi e non col fischio. La categoria degli arbitri è pura, non fa solo arbitraggio ma divulga la cultura dell'equità e della correttezza. Dietro l'errore di un arbitro non c'è mai qualcosa di losco, di calcolato perché la spontaneità dei fischi presuppone criterio e ragioni visibili a tutti. Da poco è finita una stagione di grande orgoglio per i talenti visti in campo e porgo i miei auguri a Rizzoli, arbitro italiano che arbitrerà la finale di Champions League a Londra».
Un evento "solenne" e un uomo dagli alti principi sociali hanno suggellato il 35°anniversario della sezione A.I.A di Barletta, un grande team sinergico e consolidato che continua a far maturare i frutti del lavoro costante, capace di far convergere più forze in campo con la virtù della coesistenza, il tutto all'insegna del rispetto dei veri valori.