Sesia, Rizzieri e Cascella: il Barletta ricomincia da tre

Ieri la presentazione: lavoro, sudore e orgoglio le direttrici biancorosse

venerdì 30 maggio 2014 00.00
A cura di Luca Guerra
Dopo il taglio della torta, è stato tempo di aprire i primi regali e lanciare i primi sassolini nel mare magnum biancorosso. Presentazioni e conferme hanno animato ieri mattina la sala stampa dello stadio "Cosimo Puttilli" di Barletta: Marco Sesia, Marco Rizzieri e Davide Cascella hanno ufficialmente preso il timone del club biancorosso per la stagione sportiva 2014/2015, annata di novità con il passaggio di mano tra Roberto Tatò e l'imprenditore ligure Giuseppe Perpignano in attesa di formalizzazione dopo la firma del preliminare di cessione. Direttive, parole e promesse di impegno, grinta e sacrificio hanno fatto da contorno ad arrivi già anticipati, ma avvolti da una lieve coltre di mistero fino alle 11.55 di ieri, quando Sesia e Rizzieri (che hanno firmato un accordo triennale) hanno fatto capolino in sala stampa: stay hungry, stay foolish (sanamente). Sembra questo lo spot albeggiante su Barletta Calcio che verrà.

Sesia: fame di campo e voglia di lavorare
«Fosse per me, metterei gli scarpini e andrei già in campo ad allenare: non è ancora tempo di grandi discorsi, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare». Niente promesse, solo fatti: Marco Sesia si è presentato così alla piazza di Barletta, in quella che ha definito «una grande opportunità». Nato a Torino il 16 aprile 1970, passato per le maglie di Torino, Ancona, Reggiana, Cosenza e Taranto tra A, B e C, dal 2005-2006 Sesia ha intrapreso la carriera di allenatore ottenendo buoni risultati in Eccellenza piemontese alla guida di Cirievauda e Rivoli. Successivamente ha allenato Voghera, Canavese, Pro Vercelli, Chieri ed appunto Bogliasco, squadra con la quale ha raggiunto il terzo posto nel girone A del campionato di serie D per poi soccombere ai play-off. Dalla Liguria ora è tempo del grande salto accanto a patron Perpignano: il suo "start" è stato senza paura e con tanta voglia di lavorare. La difesa a 4 come dettame tattico e la pazienza come ricetta per allestire la rosa: «Valuteremo bene il discorso dei ragazzi già in rosa. Indicativamente avremo 22 giocatori, ripeto, è importante non inventare nulla». Con lui ci saranno un allenatore in seconda e un preparatore dei portieri in arrivo dalla serie A, rispettivamente da Sampdoria e Juventus.

Rizzieri: calcio e giovani
Toccherà invece a Marco Rizzieri metter su la squadra biancorossa che dovrà affrontare la prima stagione della Lega Pro unica, un incarico non di poco conto e particolarmente arduo per due giovani (calcisticamente) professionisti provenienti da realtà decisamente meno blasonate di quella barlettana. Classe 1965, una vita da calciatore tra i dilettanti vestendo le maglie di Novese, Cuneo, Nizza Millefonti, Mondovì e Rivoli, e poi una carriera da direttore sportivo, lavorando per Borgosesia, Rivoli, Favria, Casale, Rivarolese e Junior Biellese prima di approdare al Bra, Rizzieri è apparso subito consapevole dell'occasione presentatagli: « Il nostro obiettivo sarà quello di riportare grande entusiasmo in questa piazza. Sappiamo bene dove siamo venuti e non possiamo deludere le nostre e le vostre aspettative». Tra le sue direttrici la cultura del lavoro e la concretezza: «A Bra non avevo soldi e ho fatto scommesse, puntando tutto sui giovani. So di giocarmi tutto ed una chanche che non mi lascerò sfuggire, non posso sbagliare».

Cascella: step by step
L'annuncio meno inatteso ha riguardato la casella di direttore generale, figura che sarà ricoperta da Davide Cascella, 38enne avvocato barlettano che ha avuto un ruolo-chiave nella trattativa per il passaggio societario. Se Sesia fa rima con campo e Rizzieri con mercato, Cascella è il simbolo della operatività per il Barletta che verrà: nessun volo pindarico per lui, solo la consapevolezza di una piazza che tanto chiede e altrettanto dà e la conoscenza delle prossime "scadenze da rispettare", passaggi determinanti per definire il cambio di proprietario in via Vittorio Veneto. «E' determinante trovare uno zoccolo duro negli uomini e nei calciatori che ti permetta di andare avanti nelle difficoltà» ha spiegato parlando di una rosa da ridefinire, ma nella sua agenda sono appuntate necessità come il settore giovanile e la comunicazione.

Priorità in agenda
In serata ieri Giuseppe Perpignano ha incontrato il Barletta che è stato, rappresentato da Gabriele Martino: il prossimo patron biancorosso è stato sibillino sul tema alla vigilia, spiegando che nessuna chance potrebbe essere esclusa per il futuro del dirigente legato al club fino al 2016 ma sollevato dall'incarico due mesi fa. Considerando però che tutte le caselle sono occupate e che la relazione Martino-Barletta è ormai terminata da tempo, facile pensare che sia tempo di discutere la rescissione contrattuale, togliendo così un bel fardello dalle casse di via Vittorio Veneto. Dopo la grana-Martino, sarà tempo di pensare alla formalizzazione del passaggio di proprietà, atteso entro la prima decade di giugno, all'iscrizione al prossimo torneo e alla stagione che sarà: il ritiro sarà con ogni probabilità in Umbria, tra Norcia e Cascia, mentre le posizioni dei 10 calciatori sotto contratto sono in fase di valutazione. Tra questi un punto fermo appare Liverani: ma per i programmi c'è ancora tempo. Siamo a fine maggio e il Barletta Calcio vede il sole all'orizzonte, quello della Lega Pro.
(Twitter: @GuerraLuca88)