Scoppia il caso calcio-scommesse in Lega Pro

Arrestate 16 persone tra cui Beppe Signori

mercoledì 1 giugno 2011
A cura di Luca Guerra
E' stata una sveglia "sanguinosa" quella di questa mattina per gli appassionati e gli addetti al lavoro del calcio di Lega Pro. Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia. Dall'inchiesta sul calcio scommesse è emerso che gli arrestati avrebbero condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. La magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari. Nei confronti dei sedici arrestati ci sarebbero prove inconfutabili. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della Polizia in ben 13 città: Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara.

Nell'elenco dei sedici arrestati c'è Beppe Signori. Per l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Indagato anche il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni: il suo nome risultava infatti come referente nelle intercettazioni sulle partite di B. Sotto inchiesta ci sono infatti tre gare dell'Atalanta e una del Siena, neopromosse in A che adesso rischiano grosso. Un'ordinanza di custodia cautelare è arrivata pure a carico dell'ex centrocampista di Fiorentina e Bari Mauro Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capitano del Bari. Ma l'operazione è ancora in corso e l'elenco potrebbe allungarsi. In totale sono 18 le gare sotto inchiesta, tra cui 12 di Lega Pro, 5 di B e una di A (Inter-Lecce). Altri nomi di calciatori coinvolti sono quelli di Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, in forza all'Ascoli, Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C con le maglie di Reggiana e Ancona e oggi collaboratore dell'Esperia Viareggio, e Marco Paoloni, portiere del Benevento avversario del Barletta nel campionato di Prima Divisione, girone C, appena concluso.

Secondo gli investigatori, nella stessa organizzazione, ordinata secondo una gerarchia piramidale, esisteva un gruppo di maggiore importanza che cercava di condizionare giocatori e dirigenti di serie A. In particolare c'è una risultanza su Inter-Lecce, senza frutti: l'idea era quella di giocare sull'Over per l'Inter, mentre il risultato finale fu "solo" di 1-0. Come emerge infatti dall'ordinanza Marco Paoloni, attuale portiere del Benevento, arrestato questa mattina e detenuto nel carcere di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del Lecce per combinare la partita. Tra gli scommettitori nell'ordinanza viene indicato anche il nome di Stefano Bettarini, ex calciatore di Fiorentina, Parma e Bologna. Nell'elenco degli arrestati figura anche il direttore sportivo del Ravenna Calcio, Giorgio Buffone, nonchè altre figure legate ai giallorossi romagnoli: si tratta di collaboratori e un ex calciatore. Il nome del Ravenna compare in 3 delle partite messe sotto accusa, tutte perse dalla squadra con recenti trascorsi in cadetteria.

Nell'inchiesta sono coinvolti anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi che confermano e ampliano l'indagine.