Roberto Floriano al Foggia, ennesima beffa nella stagione delle beffe

Il match winner dello "Zaccheria" vestirà la maglia rossonera

sabato 27 giugno 2015 12.05
A cura di Adriano Antonucci
Nel calcio le bandiere non esistono più e lo sapevamo da tempo, ma noi siamo inguaribili romantici e tendiamo ad affezionarci a quei calciatori che ci regalano emozioni, e quale emozione più grande ci può essere per un tifoso biancorosso se non quella di espugnare lo stadio "Zaccheria" di Foggia, in un derby nel quale tra le altre cose i rossoneri erano convinti di vincere senza troppi affanni?

A regalare al popolo biancorosso questa gioia era stato lui, Roberto Floriano, 29enne fantasista nato ad Albstadt, entrato sin da subito nel cuore dei tifosi biancorossi con le sue parabole magiche che ad inizio stagione erano risultate fondamentali per la squadra di mister Sesia. In quel giorno di dicembre a Foggia, l'amore del popolo biancorosso per lui raggiunse l'apice, e sulle ali dell'entusiasmo cominciarono addirittura a circolare immagini di Eraclio il cui capo era sostituito dal viso del n. 7, immagine emblematica che rende bene l'idea di come l'italo-tedesco fosse diventato davvero un idolo. Eppure quella gara di Foggia, è stata l'ultima di Floriano in biancorosso. A gennaio, il ragazzo decise di prendere altre strade, volando a Pisa con il benestare di Giuseppe Perpignano, ben lieto di intascare una cospicua somma per rimpinguare le proprie casse come al solito dissestate. Per molti tifosi fu un brutto colpo, ma alla fine, così va il calcio, si disse.

L'avventura toscana non ha regalato grandi soddisfazioni a Roberto Floriano, i neroazzurri partiti con l'obiettivo di salire in serie B non sono riusciti nemmeno a qualificarsi per i play-off lasciandosi alle spalle molte scorie. Archiviata la stagione il fantasista nato in Germania, sa di dover lasciare la Toscana, ed è conteso da Virtus Entella e Foggia, cosa sceglierà, si chiede qualche tifoso biancorosso che seppure alle prese con ben altri problemi ancora ricorda il puro godimento di quel pomeriggio foggiano? Ebbene, non ci sarebbe stato nemmeno da chiederselo perchè nel quadro di una stagione piena di beffe e di amarezze più o meno grandi, l' "eroe" (volutamente inserito tra virgolette) dello "Zaccheria", non poteva che decidere di vestire la maglia dei nostri più acerrimi rivali, andando a cancellare così definitivamente il proprio nome dall'Olimpo degli eroi biancorossi e ricordandoci ancora una volta amaramente che in questo calcio gli idoli non esistono davvero più.