Rizzieri: «Se salta Virdis ci faremo trovare pronti, non è l'unico obiettivo»

Il direttore sportivo biancorosso fa il punto della situazione

giovedì 12 giugno 2014 0.11
A cura di Adriano Antonucci
Francesco Virdis, ma non solo. In questi ultimi giorni l'attenzione del calciomercato biancorosso si è concentrata sul valzer delle punte, un valzer guidato dall'attaccante del Savona Francesco Virdis oggetto del desiderio del Barletta e di tantissime altre squadre di Lega Pro oltre che del Livorno in serie B. Una trattativa quella per il numero 9 della squadra ligure che sembra di non facile risoluzione, ed è per questo che il Barletta si sta cautelando. Per saperne di più abbiamo contattato il direttore biancorosso Marco Rizzieri con il quale abbiamo fatto il punto della situazione in casa Barletta, il tutto in attesa del definitivo passaggio di proprietà da Roberto Tatò e Giuseppe Perpignano che dovrebbe essere ormai imminente.

Direttore, partirei dalla situazione di quello che è ormai il tormentone legato a Francesco Virdis, quante possibilità ci sono di vederlo in biancorosso?
«Stiamo aspettando una risposta l'offerta è stata fatta lui sta valutando con il procuratore, entro venerdì ci dovrebbero essere novità. Stiamo parlando di un calciatore importante, tanto che il presidente Perpignano sta seguendo la trattativa in prima persona. Le squadre su di lui sono moltissime, ora sembra essere il Monza ad avere una carta in più essendo la compagna di Virdis originaria di Milano, ma lo ripeto aspettiamo con serenità».

Nel caso Virdis dovesse sfumare, come vi muoverete?
«Sono tanti i nomi che girano, parlare di Marotta o Ripa non è sbagliato ma le possibilità al vaglio sono tantissime, sicuramente se non ci sarà Virdis troveremo una valida alternativa. Il 19 arriverò a Milano e lì intensificherò i contatti».

Un bilancio dell'esperienza alle finali del campionato primavera?
«Ho visto dei giocatori interessanti, abbiamo contatti aperti con Torino, Roma, Lazio. Cerchiamo di incastrare però la punta sulla quale costruire la squadra. Si parte dai big per poi inserire i giovani, non vogliamo andare allo sbaraglio in un girone difficilissimo».

Per quel che riguarda le riconferme, ha già sentito i ragazzi da lei indicati come cardini da cui ripartire?
«Ho parlato di Liverani e Cane in primis ma non ho sentito i ragazzi, avrò modo di conoscerli. Per il momento ho sentito solo i loro procuratori. Ci sono ovviamente anche D'Errico e Legras che mi dicono siano richiesti da altre squadre ma al momento non ho ricevuto alcuna chiamata e la situazione resta immutata».

Si è fatto un'idea su ragazzi della "Berretti"?
«Penso che dopo il 22 giugno sarò lì a Barletta e comincerò a valutare un po' di situazioni, a partire proprio dai ragazzi della "Berretti", tra cui ci saranno quelli che poi vorrò vedere in ritiro. Non li conosco personalmente per il momento, ma per noi sarebbe ovviamente un orgoglio se vi fossero calciatori giovani da aggregare alla prima squadra».

Un' ultima valutazione sulla composizione dei gironi, come vederebbe una suddivisione verticale piuttosto che orizzontale?
«Si è sempre saputo che il girone del sud è più duro con squadre più competitive e preparate. Se dovessero suddividere verticalmente ci sarebbero trasferte più lunghe ma troveremmo campi diversi, realtà forse meno calde, ma alla fine sono campionati durissimi in ogni caso. Il fattore campo è importante ed al sud magari si fa sentire molto di più».