Mimmo Ricatti: «Domenica corro a Barletta, punto a un 2014 in Azzurro»

Il maratoneta barlettano traccia il bilancio dopo Verona

giovedì 20 febbraio 2014 14.49
A cura di Luca Guerra
Un'ora, 4 minuti e 31 secondi. Tanto il tempo che il maratoneta barlettano Domenico Ricatti, per tutti "Mimmo", ha impiegato domenica scorsa per completare la prova dei campionati italiani di Mezza Maratona di Verona, tenutisi nel contesto della Giulietta&Romeo Half e valevoli come prova selettiva per i campionati mondiali di mezza maratona a Copenaghen. Dopo uno splendido 2013, nel quale ha festeggiato l'argento nella corsa al titolo italiano a Molfetta, nei Campionati Italiani Assoluti della 10km di corsa su strada, il primato continentale nella XXVII Turin Marathon il bronzo agli Assoluti di Milano e il primato negli Open 2013- circuito Don Kenia Run- sempre all'Arena Civica "Gianni Brera" all'ombra del Duomo, Mimmo Ricatti è ripartito dal nono posto, quinto tra gli italiani: ai nostri microfoni ha fissato gli obiettivi per il futuro.

Mimmo, il tuo 2014 è ripartito da Verona. Quale bilancio ti porti dall'Arena?
«E' stata una bella esperienza in una città meravigliosa: sono andato lì con l'intento di verificare l'avanzamento degli ultimi allenamenti, su un percorso fatto di saliscendi, sanpietrini e curve, che fa perdere circa un minuto rispetto a un percorso scorrevole, ma ho comunque chiuso in 64 minuti e 31 secondi, tempo ragguardevole».

Cosa cambia per te nel lavorare sulla Mezza Maratona?
«La Mezza Maratona differisce ampiamente dalla Maratona, come stile e come preparazione. Ora proseguono i miei allenamenti: il 2 marzo correrò su un percorso agevole come quello della Roma-Ostia».

Domenica si corre la Mezza Maratona di Barletta: ci sarai?
«Sì, dovrei esserci. Correre a Barletta per me è sempre un onore: è una rimpatriata, perchè Barletta è sempre nel mio cuore e tornare a casa mi rende sempre felice. Gli organizzatori mi hanno dimostrato entusiasmo nell'invito e mi hanno messo nelle condizioni di tornare. Vivrò la mezza maratona come un allenamento ma con tanta gioia. Sarò anche premiato dalla locale amministrazione nella cornice del teatro "Curci" e spero di preparare al meglio i miei polmoni per l'aria capitolina-ostiense».

Fissiamo gli obiettivi per il 2014.
«Lavorare sulla maratona. L'ultima che ho corso è stata a Torino, dove nel 2013 sono arrivato quinto in un tempo discreto, festeggiando come primo degli italiani. Le mie velleità di maratona sono più alte, ora mi sono messo alle spalle tanti problemi fisici e posso lavorare senza stop, condizione necessaria per preparare al meglio la maratona. Ora mi alleno a Modena, vicino al mio tecnico Piero Incalza, in un polo di riferimento per l'atletica, dove si è sempre allenato Stefano Baldini. A Barletta lavorerò sul litorale, a fine marzo ho in cantiere la corsa di un'altra maratona internazionale che stiamo valutando e quello mi potrebbe aprire le porte per una manifestazione in Azzurro in estate. A me piace parlare con i fatti, spero di lavorare bene in questo 2014».

A Barletta si sogna sempre un centro federale per l'atletica leggera: qual è il pensiero di Domenico Ricatti in merito?
«Io credo che il cittadino barlettano sia coraggioso, e chi ha coraggio ha un grande cuore. Evidentemente perchè i fatti ci sono: la vicenda di Pietro Mennea, un nostro eroe, ricorda quella di Van Gogh o altri artisti il cui genio è stato riconosciuto appieno post-mortem. Per quanto riguarda il centro federale, Barletta è una grande piazza e ha espresso talenti come Veronica Inglese e Vito Incantalupo, in un tris in cui io mi ritengo un passo indietro a questi due ragazzi. La nostra città meriterebbe senza dubbio un riconoscimento importante di tal genere, anche dal punto di vista della cultura sportiva. Per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che correre, e farlo al meglio magari in uno spazio dedicato a Pietro Mennea».
(Twitter: @GuerraLuca88)