Questione stadio, la vera partita è tra tifosi e Sindaco

Gli ultras presentano proposte a Maffei

martedì 4 maggio 2010
A cura di Enrico Gorgoglione
Gli ultras invadono il centro di Barletta. Durante il consiglio comunale del 3 maggio è partito dallo stadio comunale "Puttilli" un corteo formato da circa 500 persone che è giunto in seguito nei pressi del Palazzo di Città. La protesta dei sostenitori della prima squadra di calcio della città seguiva la conferenza stampa della società Barletta Calcio che chiedeva aiuti dal Comune per adeguare lo stadio alle esigenze della Lega Calcio e della stessa società.

Il gruppo di 500 ultras al grido di «Noi vogliamo lo stadio nuovo» ha letteralmente invaso Corso Vittorio Emanuele, creando evidenti disagi alla circolazione cittadina. L'obiettivo degli ultras era sensibilizzare la politica sulla questione stadio, ormai da troppo tempo rimasta irrisolta. Lo stadio "Puttilli" da troppo tempo versa in gravi condizioni, ha una capienza ridotta del 50% rispetto agli standard dei tempi d'oro, presenta un manto erboso che versa in condizioni preoccupanti, ha un impianto di illuminazione che non permette le gare serali, e non permette alla squadra di allenarsi al meglio. La società non ne può più e ha chiesto l'aiuto dei tifosi, i quali hanno risposto in massa e hanno richiesto un incontro con il Sindaco.

Dopo un incontro di circa mezz'ora, a detta dei presenti molto civile e cordiale, i tifosi hanno ottenuto che le proposte da loro portate siano valutate dal Sindaco entro 15 giorni. I tifosi hanno proposto la realizzazione di strutture in tubi innocenti che migliorerebbero la visibilità delle partite interne del Barletta. Il progetto è fattibile, ed è già stato realizzato in altre città come Cagliari e Siena. Qualora le proposte dei tifosi vengano valutate positivamente dal Sindaco e dal suo entourage si potranno realizzare le richieste di Società ed ultras.
Protesta per lo stadio © Enrico Gorgoglione
Protesta per lo stadio © Enrico Gorgoglione
Protesta per lo stadio © Enrico Gorgoglione
Protesta per lo stadio © Enrico Gorgoglione