Prima Divisione, Barletta ai playoff del tifo
Biancorossi noni per spettatori paganti
mercoledì 18 settembre 2013
15.51
Il girone B della Prima Divisione è cominciato da 3 giornate. Il campo sta cominciando ad emettere i primi verdetti, e per quel che riguarda il Barletta i sorrisi sono palesemente lontani, visto che la media di 1 punto in 3 partite sulla carta non impossibili non fa certo gioire il popolo biancorosso. Nonostante la squadra latiti, però, l'attaccamento e l'affetto dei tifosi nei confronti della squadra non è mai mancato. Qualche contestazione – per giunta abbastanza lecita – è partita domenica dai gruppi organizzati. Un simpatico ma eloquente "Presidente jiss i trneis" (per i non "praticanti" si traduce con "Presidente tira fuori i soldi") è stato lo specchio di una tifoseria che non può ancora una volta tapparsi il naso di fronte ad una gestione al limite del deficitario. Non tanto per le promesse – disattese o meno – fatte ad inizio campionato, quanto per una squadra che in campo sembra essere smarrita, e per giunta senza idee e senza identità. Nonostante tutto, il popolo biancorosso c'è, e i numeri sono dalla parte dei tifosi: contro il Pisa al "Puttilli" erano presenti 2248 spettatori, mentre contro il Prato si è registrato un ragionevole calo (concomitante con i risultati negativi della squadra) fino ai 1666 spettatori. Nelle precedenti settimane, Roberto Tatò, presidente del sodalizio di via Vittorio Veneto, aveva manifestato la sua insoddisfazione per quanto riguarda la campagna abbonamenti, affermando che era auspicabile toccare quota 2000 abbonati anche in virtù delle cifre più che popolari.
Ma, come sempre, la matematica non è un'opinione, e in questo caso "premia" la costanza e la tenacia del popolo barlettano. Nelle prime due partite casalinghe, infatti, il Barletta ha registrato una media spettatori pari a 1957. Guardando ai numeri delle altre squadre del girone, il Barletta si piazza al nono posto, che, guarda caso, sarebbe l'ultimo per un eventuale accesso ai playoff. Ai numeri va anche associato il blasone dell'avversario: le partite più seguite al momento sono Salernitana-Lecce (oltre 13.000 spettatori) e Benevento-Lecce (5956 spettatori), ma nella "Top ten" si piazza anche il Gubbio, all'esordio casalingo contro la Salernitana, che al "Barbetti" fa registrare un buon 2728 alla voce paganti. Tra le ultime della classe figurano, staccatissime, Paganese, Pontedera e Grosseto, che fanno registrare numeri intorno ai 1000. Anche per quanto riguarda la quota abbonati, il Barletta si piazza in posizione interessante se rapportata ai numeri inquietanti di realtà come Pontedera (113 abbonati) e L'Aquila (320 abbonati). I numeri di questa stagione casalinga sono, peraltro, in linea con quanto fatto registrare nelle precedenti annate dal pubblico biancorosso, sempre restio a lasciare "orecchiette e brasciole" e ad abbandonare la comoda poltrona di casa in favore di uno spettacolo talvolta non entusiasmante. Anche perché, solitamente l'entusiasmo del pubblico va di pari passo con campagne acquisti adeguate agli obiettivi stagionali e con i risultati della squadra. Al momento, alla luce di una campagna acquisti che non ha rinforzato adeguatamente la rosa e di risultati da deficit, la risposta del pubblico di fede biancorossa è da…playoff.
Ma, come sempre, la matematica non è un'opinione, e in questo caso "premia" la costanza e la tenacia del popolo barlettano. Nelle prime due partite casalinghe, infatti, il Barletta ha registrato una media spettatori pari a 1957. Guardando ai numeri delle altre squadre del girone, il Barletta si piazza al nono posto, che, guarda caso, sarebbe l'ultimo per un eventuale accesso ai playoff. Ai numeri va anche associato il blasone dell'avversario: le partite più seguite al momento sono Salernitana-Lecce (oltre 13.000 spettatori) e Benevento-Lecce (5956 spettatori), ma nella "Top ten" si piazza anche il Gubbio, all'esordio casalingo contro la Salernitana, che al "Barbetti" fa registrare un buon 2728 alla voce paganti. Tra le ultime della classe figurano, staccatissime, Paganese, Pontedera e Grosseto, che fanno registrare numeri intorno ai 1000. Anche per quanto riguarda la quota abbonati, il Barletta si piazza in posizione interessante se rapportata ai numeri inquietanti di realtà come Pontedera (113 abbonati) e L'Aquila (320 abbonati). I numeri di questa stagione casalinga sono, peraltro, in linea con quanto fatto registrare nelle precedenti annate dal pubblico biancorosso, sempre restio a lasciare "orecchiette e brasciole" e ad abbandonare la comoda poltrona di casa in favore di uno spettacolo talvolta non entusiasmante. Anche perché, solitamente l'entusiasmo del pubblico va di pari passo con campagne acquisti adeguate agli obiettivi stagionali e con i risultati della squadra. Al momento, alla luce di una campagna acquisti che non ha rinforzato adeguatamente la rosa e di risultati da deficit, la risposta del pubblico di fede biancorossa è da…playoff.