Perpignano: «Situazione del Barletta ingigantita. Datemi una mano, insieme ce la faremo»

Il n.1 di via Vittorio Veneto interviene ai microfoni di Amica9

mercoledì 4 marzo 2015 0.08
A cura di Adriano Antonucci
Questa volta non è un fuorionda come quello dello scorso 21 febbraio dopo il match contro la Lupa Roma, questa volta Giuseppe Perpignano è davvero tornato a parlare e par farlo ha scelto di intervenire telefonicamente nel corso della trasmissione "Goal su Goal" in onda su Amica 9. Tanti i temi affrontati dall'imprenditore genovese che ha ammesso le proprie responsabilità circa la situazione non proprio rosea del club biancorosso ma ci ha tenuto a specificare come tale situazione non sia poi così drammatica come la si sta descrivendo: «Si è esagerato in tutti i sensi- ha esordito il presidente biancorosso- Sia verso di me che verso la società che è stata paragonata al Parma. Oggi su Raisport ho sentito il signor Facco dire che i miei calciatori non prendono stipendi da mesi, ma sapete che non è così. Ho delle responsabilità per quanto sta accadendo ma il Barletta non è a rischio fallimento. Non posso negare i miei errori ma ho fatto tutto in buona fede, tant'è che mi metto al cospetto dei tifosi che avranno la possibilità di controllare i conti (come annunciato sempre in trasmissione da Mimmo Zingrillo del club "I Biancorossi")».

Dopo aver parlato delle proprie colpe, Perpignano ha affermato di voler fare di tutto per risolvere la situazione: «Sono a disposizione ed in contatto con la tifoseria tutta per dimostrare che ci sono in giro molte dicerie. Sono io il primo a voler salvare il Barletta, sul campo prima e portandolo alla prossima stagione poi. Pur essendo esortato ad andare via sono il primo a rimanere qui e a cercare di risolvere la situazione. Sono venute meno alcune situazioni dipendenti da me ma ripeto, tutto questo è avvenuto in buona fede, voglio portare a termine il compito di salvare il Barletta. Sono aperto a tutto, sono andato come sapete dal sindaco a chiedere se conoscesse qualche imprenditore che magari non conosco, oltre ai 4 che ci sponsorizzano, il sindaco mi rispose che lui stesso li cercava per il comune. Non sono chiuso in un bunker, cerco chi mi dia una mano».

Incalzato sulle sue prossime mosse il presidente biancorosso ha ribadito le sue intenzioni: «Se vado via io, cosa succede? Io sono in carica per portare a termine il mio incarico, se viene qualcuno più bravo di me io sono aperto a tutto per il bene del Barletta. Se qualcuno mi dà una mano ancora meglio. Ci sono problematiche ma non porteranno a l fallimento. Talune situazioni ci sono ma non riguardano solo il Barletta, da qui a dire che il presidente è un truffatore che scappa con i soldi dell'incasso che non sono nemmeno cifre ingenti ce ne corre».

In chiusura riferimento alle vicende di campo ed un appello a tutto l'ambiente: «Il Barletta è andato a Benevento, ha fatto il ritiro e ha fatto anche una grande partita. Come ha detto mister Brini, i calciatori hanno preso lo stipendio ed hanno giocato. Dico grazie ai ragazzi, sono un gruppo di ragazzi seri che gioca al meglio le partite, lo fa nel migliore dei modi. Abbiamo fatto gare importanti contro squadroni. Penso che i punti di penalizzazione saranno 4, ma noi faremo i punti necessari per salvarci. Staremo tranquilli e ci salveremo presto anche con 4-5 punti in meno, punti che mi spiace avremo e di cui mi assumo le responsabilità. Datemi una mano, tutti uniti ce la faremo. Io ci tengo al Barletta».