Medaglie d’oro, settimana in chiaroscuro per i giovani barlettani
Un pareggio e due sconfitte di misura nel bilancio di giornata
sabato 12 dicembre 2015
2.51
Un solo punto in tre partite e tanti rimpianti in casa Medaglie d'Oro. La società di calcio giovanile di Barletta, guidata dal presidente Enzo Fiore, riesce a portare a casa soltanto un pareggio con le formazioni impegnate in questa settimana di "magra" dal punto di vista dei risultati. Tanto rammarico per la prestazione degli Allievi guidati da mister Devincenzo. Contro l'Athena termina, in un derby che poteva confermare ai calciatori tesserati per le Medaglie d'Oro il primato ottenuto nel turno precedente ma che è stato fortemente condizionato da alcuni episodi molto discussi. I ragazzi di Devincenzo andavano in vantaggio per due volte nonostante la mole di gioco espressa, ma Francesco Filannino prima e Raffaele Cimmino poi riuscivano a riportare la gara in parità. Nel finale, a pochi secondi dal fischio finale, l'arbitro non concedeva un rigore alle Medaglie d'Oro per un mani in area di rigore, scatenando le vive proteste della capolista. «Alla luce di quello che si è visto in campo – ha affermato il numero 1 del sodalizio barlettano Enzo Fiore – questa si è rivelata la domenica dei rimpianti, ma poco importa: il campionato è lungo e tutta la società nutre fiducia in questo splendido gruppo».
Va decisamente peggio sia ai giovanissimi regionali che agli esordienti: la prima formazione rimedia infatti un onorevole ko contro la Fidelis Andria, scesa in campo con alcuni ragazzi della squadra nazionali. Termina 3-2 un match ricco di emozioni e di occasioni da rete da una parte e dall'altra. Sconfitta di misura anche per i ragazzi di mister Curci, che al "Manzi-Chiapulin" cedono per 3-4 all'Andriensis interrompendo l'imbattibilità mantenuta finora. Partita subito in salita per i padroni di casa, costretti a rincorrere già dopo 10 secondi, ma è Roberto Giangreco a siglare il pareggio ben servito da Cafagna. Gli ospiti rispondono con due reti in rapida successione: è questa la sveglia che rianima le Medaglie d'Oro, che riescono a pervenire al pareggio con le reti di Messinese e Napoletano. Sul 3-3, la partita è piacevole e sale di tono, con i barlettani che sfiorano il clamoroso ribaltone con Napoletano, che divora un gol da solo davanti all'estremo difensore andriese. Ad un passo dall'impresa, l'Andriensis mantiene fede alla regola più crudele del gioco del calcio e sigla il definitivo 3-4 con una splendida rovesciata del suo centravanti. Nonostante la sconfitta, il presidente Fiore elogia i suo ragazzi: «Sono molto soddisfatto. A volte perdere fa più bene che vincere. Questi bambini devono capire che tutte le gare vanno affrontate con la stessa concentrazione e perdere una partita non vuol dire essere inferiori, bensì ripensare agli errori commessi e cercare di migliorarsi».
Va decisamente peggio sia ai giovanissimi regionali che agli esordienti: la prima formazione rimedia infatti un onorevole ko contro la Fidelis Andria, scesa in campo con alcuni ragazzi della squadra nazionali. Termina 3-2 un match ricco di emozioni e di occasioni da rete da una parte e dall'altra. Sconfitta di misura anche per i ragazzi di mister Curci, che al "Manzi-Chiapulin" cedono per 3-4 all'Andriensis interrompendo l'imbattibilità mantenuta finora. Partita subito in salita per i padroni di casa, costretti a rincorrere già dopo 10 secondi, ma è Roberto Giangreco a siglare il pareggio ben servito da Cafagna. Gli ospiti rispondono con due reti in rapida successione: è questa la sveglia che rianima le Medaglie d'Oro, che riescono a pervenire al pareggio con le reti di Messinese e Napoletano. Sul 3-3, la partita è piacevole e sale di tono, con i barlettani che sfiorano il clamoroso ribaltone con Napoletano, che divora un gol da solo davanti all'estremo difensore andriese. Ad un passo dall'impresa, l'Andriensis mantiene fede alla regola più crudele del gioco del calcio e sigla il definitivo 3-4 con una splendida rovesciata del suo centravanti. Nonostante la sconfitta, il presidente Fiore elogia i suo ragazzi: «Sono molto soddisfatto. A volte perdere fa più bene che vincere. Questi bambini devono capire che tutte le gare vanno affrontate con la stessa concentrazione e perdere una partita non vuol dire essere inferiori, bensì ripensare agli errori commessi e cercare di migliorarsi».